Fabio Palma

Infinite jest

Giugno 5, 2023
di Fabio Palma
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IL SOCIO

Il mio socio, qui a maggio 2020 in autoscatto, ha periodi di lavoro veramente *folti”, e tra lui che ha 23 anni abbondanti, Bea, la Vale, la sua fidanzata comparsa ieri anche in pubblicità mainstream, mi pare di poter dire che altro che giovani d’oggi non hanno voglia, etc.

Io a 23 anni studiavo minimo 10 ore al giorno, qualunque mio amico allora era ai miei ritmi, e non è cambiato nulla. Soliti anta frustrati e mediocri che sputano sentenze sulle generazioni successive, che ovviamente hanno una fetta che diventerà come loro.

Periodo di lavoro del socio

Mercoledì parte alle 17 per Treviso, MA appena arrivato in Hotel deve editare fino alle 3 del mattino.

Ieri lavoro di moda. Torna sera tardi. Editing fino alle tre, ancora.

Oggi lavoro Motori a Monza per JB cars. Torna e domani va per lavoro di moda a Ibiza tre giorni (ma la notte deve sempre editare lavori per altri). Torna e prende al volo treno per Roma, 2gg, tornerà alle 12 di venerdì dove lo prenderò e lo porterò in posto per uno shooting fondamentale.

Week end di editing furioso oer tutte le consegne, poi 5gg per lavoro in Grecia, ma la notte sempre editing per consegnare gli altri lavori di queste settimane. Cerca però sempre, spesso dalle 2330 alle 1.30 (avete letto bene), di allenarsi due ore, o pesistica o la nuova fissa da otto mesi, arrampicata… Per arrampicare ora pesa 80kg, 183cm,dai 95 di un anno e mezzo fa, pur avendo ancora 270kg di stacco. Ogni tanto esce in kayak o va al campetto di basket in furiosi 3vs3.

Quando viaggia, ovvero tanto, sente Podcast di economia, filosofia, motori, arte… Legge un libro alla settimana, sempre tosto e naturalmente cinema per il suo lavoro. La media delle ore sonno è grandemente sotto le 5, ogni tanto quando lo vedo é barcollante… Ogni due settimane crolla per 7 ore

Ha un sacco di lavoro e tantissimi di cui fa preventivi e call e incontri non partono,

“ho avuto un paio di botte di culo nella vita e so che deve meritarmele”. La prima fu un concorso Epictv dove arrivo’ sesto su decine di migliaia editando clip ragni e finendo davanti a case di produzione enormi, la seconda un incontro col Maestro Marco Pianigiani che gli disse, cosa vai a fare all’università del cinema, sai tutto, ci puoi insegnare lì, devi lavorare, diventare anche DOP, il pezzo di carta nel mondo video e cinema non conta nulla, serve saper fare, cultura, talento e gusto.”

Adesso dopo 3 anni che il 98 per cento del fatturato veniva da lui é partito un lavoro enorme dove pure io devo tarellare, come autore. Devo scrivere, insomma. Gli ho dato in meno di due ore diverse pagine e mi fa, ti adoro. Sa che non deve mettermi in mano nulla ma quanto a scrivere non ho rivali (beh, senza ovviamente contare gli alieni alla Cormac Mac Carthy eh…), qualunque soggetto, sport economia moda motori musica, mi informo in un amen e ci scrivo sopra una sceneggiatura, un discorso, un dialogo, etc etc. Posso scrivere conw un adolescente o un manager di 60 anni,lui bravissimo in editing, posizione luci, Color grading, cambi obiettivi e accessori e un mago del drone, io nello scrivere e pianificare dietro le quinte se serve. Un altro come lui è Zanone Marco. In due fanno il lavoro di 10, e ho le prove per dirlo… E io sono in grado di scrivere e pianificare come un team di 4. “non fare niente altro”, mi tiene a bada su tutto il resto.

Ah già, mi fa da consulente sulla preparazione fisica dei miei 7 atleti, sa a memoria qualunque cosa riguardi muscoli e loro biomeccanica, potrebbe insegnare a scienze motorie in Master. Ma se aprite la sua macchina inorridirete, mai visto tanto disordine, e lo dico io… Una roba allucinante. Attrezzature, palloni da basket, sacchi a pelo, materiale sportivo e tecnologico, “in macchina devo avere tutto”. Ho un solo merito : da quando aveva 12 anni, ha sempre fatto quello che ha voluto. Zero regole e zero vincoli, scuola compresa. E l’attimo fuggente come filosofia da seguire. Film come Natural Born killer visti a 12 anni, le pagine su droga e sesso e pedofilia mai nascoste anche nelle medie.

Boh, per ora è andata bene

Aprile 8, 2023
di Fabio Palma
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UNICITA’

This will not happen anymore also because of today autotune. No one would be so crazy to perform live two hours of songs with such vocal lines and such actor moves, forcing the body to unbelievable efforts at risk of tons of failures. And for at least 4 years no witness of failures. This is even unthinkable, but it happened. There have been only a handful of perfect bands and perfect singers on stage. This and he is one of them

Nessuno è mai stato così

Quando si fa un’affermazione così lapidaria, chiaramente si può essere presi a ceffoni veri o metaforici. Devo dire che mi sono sbilanciato almeno 4 volte in questo modo, una delle quali con Teo, fui ricoperto di ironia e insulti quando scrissi che Portami via era una delle vie più dure e pericolose delle Alpi (che poi aveva commentato così Svab), ricordo un cialtrone che su un forum ebbe molto seguito con ironia spicciola, io allora non ottemperavo alla legge di Bloch per  cui avevo risposto e naturalmente altri come lui si erano messi in quello stile. Poi Ueli Steck e Simon Anthamatten ripeterono in 2gg, 10 e 11 ottobre 2005, la via, e il grande Ueli fu ancora più “esagerato”. Quel CIALTRONE scomparve così come qualche decina come lui, noi Aprimmo altre vie e perfino Caldwell disse che le nostre vie erano speciali nel mondo, e poi Matteo iniziò con le spedizioni, io da Presidente piano piano smisi (quanto avrei voluto essere a Uli Biaho e Bafffin), e ormai da anni è riconosciuto ciò che per me era chiaro già nel 2005

Ieri ho rivisto questo video, ma da allenatore, da analista, curioso di capire tecniche di respirazione, gestione della tecnica in sforzo, ed è incomprensibile come dal 1984 al 1988 Geoff Tate fosse in grado di performare così. Quando nel 1991 i Queensryche furono nr. 1 in USA davanti a Gun’s roses, Nirvana, Van Halen e Scorpions, con James Brown che li premio’ ai Grammy, Tate era già sotto il suo Prime, questo pezzo era evitato e Take Hold the Flame modificata. Era probabilmente ancora tra i primi 3 o 5 cantanti al mondo, intanto erano arrivati Axel Rose e Chris Cornell, ma era iniziato il declino. Visto due settimane fa, Tate, oltre i 60, canta ancora in un modo che sinceramente, e non esagero, penso sia a serio rischio salute. Le linee vocali tessute da Chris Garmo per lui e da lui stesso accettate e sospinte, pur molto adattate e variate, lo rendono paonazzo per quasi due ore, più volte da allenatore lo avrei fermato, e sono uno che incita al 10 RPE…

Quindi questi due video per me sono una favolosa testimonianza storica, road to madness insieme a Take Hold the Flame 1984 a Tokyo. Per 4 anni Tate cantava così anche 200 sere, nel 1984 300 sere (!!!), all’anno. É così inverosimile che i pellegrini non ci avrebbero creduto senza testimonianze video, e sapete perché?

Ai mediocri dà fastidio che ci sia tanta unicità. Per loro è essenziale che il meglio non appaia irraggiungibile. Si dicono, anch’io se mi fossi allenato come loro ecc ecc… Coltivano il pensiero di essere uguali al meglio, potenzialmente.

Ma semplicemente esiste una League per pochissimi, in ogni campo, sport arte letteratura matematica. Gauss era come Tate, Maradona e Messi come Manolo e Bolt, Louganis come Van Halen e Michael Hedge. Certo esiste per tutti un Prime e i mediocri sono felici quando vedono gli speciali diventare meno unici.

Ma è il Pirme che bisogna guardare

Road to madness 

https://youtu.be/YRcDDEOaXHQ

Take hold the flame

https://youtu.be/xk84dVq644k

Gennaio 27, 2023
di Fabio Palma
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IL MEGLIO DEL 2022

Come sapete, siamo soci, io e Yuri, e a dirla tutta è lui il 90% della società.

Il REEL è il biglietto da visita di un regista-DOP-filmaker, ecco il suo nuovo Reel , mentre sul successivo link trovate anche tutto quello che facciamo, ma dovrei dire…fa

https://www.yuripalmamediaproduction.com/backstage

Infine, la mia parte, ovvero autore di testi, che possono essere di ogni soggetto, sociale, economico, scientifico, sportivo, per cortometraggi o post o articoli di riviste,

Novembre 25, 2022
di Fabio Palma
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DANZA e NATURA

Descent

“Descent” è il primo di una serie di 4 video, che legano la danza e la natura durante lo scorrimento delle quattro stagioni, in un viaggio nel profondo che attraversa tanto il tempo della natura quanto i sentimenti della persona.
Come dal titolo, questa danza inizia in autunno, in una lenta discesa, mentre gli alberi perdono le foglie, il paesaggio scolorisce, e i movimenti diventano sempre più lenti, fino a scivolare nell’oscurità.
Non è un abbandono, né una sconfitta, bensì l’inizio di un ciclo di rinascita, dove la persona deve toccare il momento più buio e freddo, nell’inverno, per poter rifiorire nuovamente nella primavera, con una nuova consapevolezza e una coscienza resa forte dalla propria introspezione.

Regia di Yuri Palma
Coreografia e performance di Martina Dalla Pozza

https://www.youtube.com/watch?v=yRmRu79ey2c

Settembre 3, 2022
di Fabio Palma
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UN MESE DA INCUBO CON UN ORO MONDIALE

É finito Agosto.

Nel 2006 fini con gli ultimi metri di Follie di fine estate, su un 7a, che chiaramente volevo concludere con più metri possibili dall’ultimo dei due spit del tiro. Sotto, Dodo mi urlava Pastore. Furono 5 giorni fra i più divertenti della mia vita,  Dodo in parete é un comico Top. Misi un barattolo a fine via con un taccuino per le numerose firme dei ripetitori, non era certo fra le più belle vie del Ratikon (come presentarsi al live dei Pearl Jam e pretendere di mettere in scaletta un pezzo fra i migliori), però erano anni che pensavo di dispensare emozioni a un sacco di gente.

E invece quella via è ancora irripetuta….17 anni dopo, posso dire che le emozioni di questo agosto sono state le più intense di sempre.

Gli oltre 10.000 spettatori paganti di Monaco e Bea che scivola e poi recupera recupera recupera… Ma non ce la fa.

Il doppio mondiale U20 di Boulder e Speed, dove si puntava a due podi. Nelle due simulazioni Boulder prima di partire era stata fortissima. Ovviamente lei, ipercritica, pensava di nom ma si era grandemente “schiodata” su problemi maschili. Non dicevo nulla, ma ero soddisfatto. meno di 15 gorno dopo un’infiltrazione al tallone con allenamenti sospesi.

L’atterraggio a Dallas, il messaggio.

Ho male alle ossa, non sto bene.

Due giorni in cui vedevo dilapidato due mesi di impegno  anche economico per i viaggi, assurdo. Monaco era stata una grande delusione per lei, Dallas stava diventando un naufragio.

Poi la domenica mi scrive, ho mal di testa ma ci provo.

Medal Event: Bouldering Round: Qualification Name of the venue: Movement The Hill Name of the event: IFSC Climbing Youth World Championships Location: Dallas (USA)

Le qualifiche Boulder, sui primi tre blocchi tanti tentativi, troppi, ma due Top e una zona. Poi un’ora prima del secondo gruppo di tre blocchi, più duri, si addormenta e viene assalita da una stanchezza totale.

Si risveglia che non sta in piedi. Il quarto blocco è un lancio iniziale, le gambe sono ferme da 15 giorni con boxsquat, boxjump e single leg per l’infiltrazione per la borsite, ma la Speed le ha tenute vive. Passa, poi cade al Top. Ma si guadagna con quella zona la semifinale.

C’è un’americana che è la più forte ma la tracciatura comunque non da CDM favorisce le tre francesi, dice, c’è anche una giapponese, c’è Irina, ma in condizioni normali la finale é grandemente alla portata, soprattutto nel caso di blocchi senior.

Migliora, le passa praticamente tutto, ma in semifinale “ho fatto schifo”, mi scrive. Rivedo i blocchi, effettivamente non ha scalato al 100 per cento. Forse all’80. Ma 24 ore prima era uno straccio…

Passano 48 ore, qualifiche Speed. Virus o congestione sono passati, come starà veramente?

Fa le peggior qualifiche di gara internazionale degli ultimi 3 anni… Guardo i tempi, sono in un furgone in Salento, zona isolata. Guardo questi tempi e penso al futuro, a come gestire, brutto ma ineluttabile verbo, questa enorme delusione. C’è la gara, certo, e non penso al peggio, ma al possibile peggio sì.

Quello che non so è che non ha sbagliato la famigerata Tomoa. Ha sbagliato dopo, e perché andava troppo forte.

Quello che non so è che non aver sbagliato la Tomoa le ha dato Forza interiore. La Tomoa come abbiamo deciso di farla da aprile, con risultati a volte disastrosi, é in versione Mono. Ovvero, prende la presa 5 con la sola mano sx e con la dx va alla 6. Serve tantissima forza ma anche tanta coordinazione. Devi arrivare veloce, devi essere in forma, devi essere tecnico al millimetro e al centesimo. 5 volte le è venuta perfetta e non abbiamo ancora capito dove sta il vero motivo di quelle esecuzioni perfette.. Quando viene discreta con una correzione tecnica al volo, tipo tuffi, circa cinque centesimi di secondo in cui fa uno scattino col ginocchio sx, é sotto gli 8 secondi. Quando è soltanto discreta, è fra 8 e 8″30. Altrimenti o si ferma o si trascina.

Io non lo so, dal Salento, ma le ha fatte bene, ed è entrata ‘in that zone”

In quella zona, la zona dei Campioni, dei Lebron e Djokovic e Popovici e così via, ci entrò a Voronhez nel 2021, a Prato in Coppa Italia Boulder 2022 in finale, e in un allenamento a Salt Lake City, tre giorni prima del record italiano Speed in gara, 7″40, fatto NON con la mono perché nelle prove non le veniva.

Sono nel buio, nel furgone, vedo il brutto streaming e ho un sussulto: vince controllando i quarti di finale e la Tomoa era potente e fluida, con correzione ma di quelle da tempone.

Vince con bel tempo anche il turno successivo, è semifinale. Contro la più forte, la tedesca Ritter. Una delle poche al mondo che fa la mono, come lei. Personale di 7″33. Come lei molto forte nel Boulder (terza al campionato senior tedesco, sesta a Graz all’europeo giovanile, quindi molto coordinata e potente. Chi fa fare Boulder di alto livello può esplorare in Speed dettagli tecnici particolari, la Tomoa è di Narasaky, chi fa speed ad alto livello nei Boulder moderni é un fucile. Sono due specialità che si amano), ed è la favorita.

La gara é meravigliosa. Peccato non ci sia la cornice di Monaco o di Chamonix, una gara bellissima. La Tomoa di Bea é da 9, il 10 lo teniamo per il futuro, ok?

La Ritter fa anche la mono sx fra la 10 e la 11, come solo due al mondo. Ma Bea ha provato con protocolli anche tutti nostri centinaia di volte la parte finale, e a Monaco nel prodigioso recupero che per pochi centesimi non andò a buon fine fece 1″95 fra ultimo piedino e tasto. Era maledettamente in forma, a Monaco. Aveva sbagliato, come solo la Speed ti fa sbagliare. Lo sprint più bastardo del mondo, dove inciampi mentre sei un missile.

Bea in quegli ultimi due metri usa il grande gluteo come una Campionessa mondiale. Il grande gluteo, Signori, è IL muscolo.

Vasto, denso, Re degli sport Seri.

Dimenticati di diventare un Campione in tantissimi sport, se non hai un grande gluteo all’altezza

Centinaia di boxsquat fino a 100kg, centinaia di single Leg, centinaia di Boulder moderni, centinaia di box jump. Tutti per questo finale.

Vince in 7″54, pochi centesimi meglio della Ritter. Poi in finale la sua grande amica Nuria sbaglia subito, lei spinge comunque un pò senza esagerare ma è in quella zona….7″77.

https://youtube.com/shorts/0jV4i7xHKmE

Senza dirlo a nessuno e neppure a lei, l’avevo preparata per una medaglia a Graz, un posto fra il terzo e il quinto a Monaco, due podi a Dallas

Non è andato bene niente, ad Agosto. Niente. Un problema dopo l’altro. Mai avuti tanti problemi tutti insieme, in qualcosa che ho vissuto. É stato un agosto da incubo.

Come sia entrata ne “la zona”  a Dallas, da sola, é un segreto che qualche ragione ce l’ha. Tante cose che ci siamo detti, un libro, allenamenti, una cosa accaduta a Mezzolombardo fra noi in una gara andata malissimo dove si poteva scendere sotto 7″40, cose nostre.

Sembra che solo Laura Rogora sia stata due volte Campionessa mondiale giovanile, per l’Italia, in anni diversi.

Lassù, anzi laggiù, sotto i 7 secondi ci sono 5 atlete mostruose.

Lassù, nel Boulder mondiale ci sono fuoriclasse assolute, fra cui la sua grande amica.

Ieri l’ho rivista dopo Dallas e mi e venuto in mente un certo Crippa che quando Maradona gli fece un assist alieno che lo fece segnare andò da lui e davanti a tutti, stadio stracolmo, si inginocchio’ in adorazione del piede. Maradona e tutti gli altri, anche gli avversari, risero. 

Così l’ho fatto anch’io e abbiamo riso e ha commentato, esagerato. 

Ridiamo così poco insieme che considerando come siamo con gli altri, da fuori penseranno, tutti: ma quei due ridono sempre tranne che fra di loro, ma si odiano? 

No

É una cosa diversa, ma non so spiegarla 

Slobodan Miskovic / IFSC. This photo is for editorial use only. For any additional use please contact marco.vettoretti@ifsc-climbing.orgMedal Event: Speed Round: Qualifications Name of the venue: Movement The Hill Name of the event: IFSC Climbing Youth World Championships Location: Dallas (USA)

Luglio 25, 2022
di Fabio Palma
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LETTERA a tre professori del Liceo Grassi di Lecco

Non c’è alcuna correlazione fra le votazioni liceali, maturità compresa, e l’intelligenza, le capacità di Logica, composizione e analisi del pensiero di un individuo giovane.

I test che ho compiuto su Beatrice hanno confermato un’intelligenza fuori dal comune (ha un QI molto elevato), e qualità per le quali l’ho coinvolta già dal 2021 in conferenze presso atenei universitari e aziende e istituzioni di grande livello. Impossibile non riconoscere in Beatrice una maturità di pensiero assai rara anche fra gli adulti, perfino in importanti realtà sul lavoro e nella ricerca. Una sua composizione di terza liceo, “L’essenziale è invisibel agli occhi è stata esaminata da un Professore di filosofia di ben altra caratura rispetto a voi, ed è rimasto sconvolto tanto da esprimere questo giudizio (prima di sapere dell’età ) “diloma di vera maturità ad honorem: un excursus sintetico e sinottico della filosfia antica”

Ora, alcune frasi rivolte pubblicamente a Beatrice “pensa a studiare invece di…”) oppure alla madre (“lei non lo sa Signora, è in quinta liceo che si sviluppa la capacità…) sono talmente ridicole che ho faticato a crederci. Il livello medio dei professori del liceo è risaputo, ma non pensavo a tal punto. E se le competenze culturali sono per forza di cose circoscritte all’ambito didattico di un liceo e quindi molto basse ( per la crescita culturale di Beatrice ho chiaramente fin dalla sua terza liceo seguito un percorso extra scolastico, inadeguato per un’eccellenza), quelle in ambito pedagogico dovrebbero invece essere all’altezza di menti ancora aperte e affamate non di nozioni ma di spiegazioni coerenti e comprensione. In fondo, nel film Attimo fuggente, c’è tutto.

Non riconoscere l’eccellenza di Beatrice è così stupefacente che all’inizio ho pensato ci fossero da seguire delle convenienze politiche, comunque solo parzialmente accettabili. Non capire che nel suo caso un piano didattico personalizzato fosse logico, anzi eventualmente mirato all’eccellenza (quindi anche con scostamenti importanti dal piano didattico usuale, costruito sulla normalità), è stupefacente. Spero che nessun altro talento in qualunque campo incontri le vostre personalità. I danni e i guasti che siete in grado di provocare sono incalcolabili. Appena informato delle vostre frasi sono immediatamente intervenuto nel confermare a Beatrice ciò che aveva già capito, ovvero che eravate in ben altro insieme intellettuale rispetto al suo. Ci sono persone in grado di affossare qualunque progetto, sia personale sia di team. Personalmente, ho sempre eliminato qualunque negatività dai numerosi team internazionali che ho guidato per anni, non c’è modo di trasformare in meglio certi tipi di individui. Solo che in un’azienda una negatività può essere allocata in qualifiche che non nuociono, un insegnante di liceo no.

Mi perplime quali guasti possono causare taluni professori della scuola media superiore. Personalmente non ascoltavo alcuna lezione al Liceo, se non quelle del Prof. Meroni, di filosofia, e ovviamente questo non mi precluse alcuna crescita (presi 60/60 alla maturità per regalo a mio nonno, pur sapendo che non avesse alcun valore ai fini culturali e sociali. Anche ad ingegneria ho frequentato in totale 6 corsi, laureandomi con Lode quando le Lodi in ingegneria erano meno dell’1% delle lauree, e semplicemente seguivo i professori che meritavano di essere seguiti, ovvero una sparuta minoranza (ricordo volentieri Ricca, Verri, Bertolaccini. La maggior parte teneva invece lezioni assolutamente inutili, molto meglio studiare da autodidatta). Oggi podcast, tutorial video e lezioni on line di fuoriclasse in ogni campo rendono la scuola dell’obbligo assolutamente inutile quando il livello dei professori è molto basso (mio figlio ricorda per esempio 4 professori di grande levatura che amava ascoltare, e altri che erano fondamentalmente negativi per l’apprendimento). Voi avete perso una grande occasione di crescita a non ascoltare Beatrice in quello che è riuscita a fare dai 14 anni, spesso in solitudine e con abilità cognitive fuori dal comune. Beatrice poteva essere una grande risorsa per i suoi compagni di classe, e un’ultima ancora per la vostra crescita. L’avete fatta fuggire, e altro non vi è da aggiungere

Nella foto, Beatrice Colli nel Novembre 2021, nella sua conferenza al Politecnico di Lecco

Maggio 9, 2022
di Fabio Palma
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COSA e COME INSEGNARE

Sono sempre stato molto poco convenzionale verso l’insegnamento in generale. Il liceo, l’università, le scuole di scrittura, le scuole di musica, le scuole di Arrampicata e alpinismo.

Qualunque scuola.

La parola Corso non mi piace, e quando per poter avere i requisiti per allenare ho dovuto seguire l’ennesimo corso della mia vita, mi sono sentito per l’ennesima volta fuori posto e annoiato.

Eravamo a Milano, parlavano di triangolo delle forze e non capivo. Eravamo una ventina, ed ero certamente il climber con più curriculum di salite in falesia e non parliamo poi delle vie in montagna, ma non sapevo nulla di teoria e gran parte di quello che veniva detto mi pareva perfino errato. Ho iniziato a scalare a circa 30 anni e non avrei mai raggiunto l’8a in 5 anni e poi fatto quello che ho fatto se avessi seguito quello che stavo sentendo. Un giorno fui coinvolto in una giornata in falesia con scalatori già bravi a cui una guida alpina tentò di far applicare il metodo Caruso, e non c’era niente di corretto o meglio di applicabile, costretti ad applicare alcune nozioni i tre allievi, già comunque da 6c, si muovevano malissimo su una placca di 6a.

Niente.

Eppure senza la scuola, i corsi, gli insegnanti di qualunque materia, la maggior parte delle persone sarebbe culturalmente un nulla.

Dove sta, allora, il “balance”? Perché alcuni dei più grandi pensatori, scienziati, artisti, registi, matematici, erano e sono autodidatti, e altri invece avevano e hanno un poderoso curriculum di studio? 

Nel 1995 un mostruoso chitarrista Jazz, direttore di un’accademia nonostante la giovane età, un mostro nella teoria musicale, fu mandato a intervistare quello che lui stesso, nelle lezioni Master, chiamava the King, il massimo innovatore della storia del suo strumento: Eddy Van Halen. 

L’intervista è completamente disponibile on line e Shaun Baxter riflette alla fine su questo paradosso. Alle sue continue domande di teoria Eddy non sapeva rispondere. Aveva inventato tutto “ad orecchio”, non sapeva leggere la musica, non sapeva nulla di teoria, non conosceva neppure nomi come Frank Gambale (chitarrista jazz che a partire da una sua innovazione aveva sviluppato la tecnica dello sweep picking andando di fatto due volte più veloce DI Eddy), non gli interessava nulla dello sviluppo delle sue innovazioni né di essere considerato il migliore in nessun campo. 

Baxter scrive, l’ambiente della musica è così competitivo che se non lo sei non emergerai mai, eppure quest’uomo non ascolta neppure la concorrenza. Non sa chi siano!! E non conosce la teoria, niente.

E allora, perché io insegno, si domanda? Perché ho studiato migliaia di ore di teoria quando The King ha rivoluzionato tutto senza sapere nulla? 

Eddy era un Genio e il Genio non deve Mai essere sottoposto a regole, ecco la prima risposta. 

E la seconda, valida per tutti gli insegnanti e gli allievi di qualunque materia, e che le regole vanno sempre adattate e non devono mai avere maglie strette. Abbiamo visto quanto fossero astruse certe regole imposte a causa della pandemia, creando paradossi ridicoli (recentemente ho visto due ragazze mano nella mano andare in giro con le mascherine, e le stesse mascherine al supermercato sono il massimo della illogicita’ con la gente che si tocca occhi e naso 7 volte al minuto, pagando poi in contanti e toccando tutto), e Shaun Baxter si interroga sulla sua stessa professione di insegnante Top.

Per evolversi bisogna apprendere, senza le basi e tutto ciò che viene dopo non puoi creare qualcosa di tuo, ma allora perché Van Halen senza teoria ha rivoluzionato e introdotto così tante innovazioni, da lui poi insegnate?? 

Ecco che io alleno secondo logica, non regole e tantomeno un metodo come quello di Caruso, peraltro ignoto ovviamente ai migliori climbers della storia.

Manolo e Dawes hanno letteralmente anticipato di decenni l’arrampicata più evoluta senza codificare nulla. A orecchio. Come Van Halen 

“Venivo dalla ginnastica artistica, ero una promessa, e ci facevano vedere Nadia Comaneci. Era la più sciolta di tutte e poteva fare certe cose solo per quello. E io ero il più sciolto di tutti in ginnastica, più delle femmine. Quando mi diedi all’arrampicata riflettei come tenere il bacino incollato alla parete, anche in strapiombo mi faceva fare meno fatica nelle braccia. Se alzavo tantissimo i piedi e mi mettevo a rana incollando il bacino, scaricavo le braccia anche su svasi ” Manolo 

“non avevo Forza di dita come altri e ragionai sul fatto che meno stavo attaccato meno avrei fatto fatica. Così iniziai a lanciare invece che a bloccare. E lanciando potevo arrivare molto più in là e senza Forza, io ero basso e non sarei mai arrivato lontano staticamente ” Johnny Dawes

“mio padre era un jazzista e suonava anche la notte. Io ascoltavo clarinetto e pianoforte tutto il giorno. Mi fece dare lezioni di piano da un maestro russo che mi faceva vedere qualunque passaggio e poi mi dava gli spartiti. Io fingevo di leggerlo ma avevo visto le sue mani e andavo ad orecchio. L’ho ingannato per 3 anni e poi per 4 anni vinsi un concorso per pianisti, 5000 concorrenti ogni anno, così tutti pensavano che sapessi la teoria. Posso dire che se avessi dovuto seguire quanto si sapeva non avrei mai composto nulla di quello che ho scoperto andando ad orecchio”, Eddy Van Halen 

Quando alleno e Insegno ho sempre in mente questo tre esempi. Agli studenti di matematica, fisica e arrampicata non portati per nulla mi affido ad una didattica standard, mai comunque rigida (totalmente inutili i grandi carichi di lavoro), appena intravedo anche una minima predisposizione abbandono qualunque regola e incentivo l’orecchio, l’improvvisazione, la logica, la varietà. 

I due Manuali che ho pubblicato sono certamente anticonvenzionali ma sono stati scritti secondo Logica, secondo quello che ho visto e sperimentato, secondo la mia storia personale. So che fanno e faranno discutere, ma non li ho scritti per andare controcorrente.

Semplicemente, non vedevo correnti in cui mi riconoscessi

Dicembre 9, 2021
di Fabio Palma
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NUOVO LIBRO. DEAN POTTER, KOBE BRYANT e….

E’ uscito il mio nuovo libro, una raccolta di racconti di sport con decine di personaggi che mi hanno o colpito o influenzato. Tutte le storie sono vere tranne una, quella del racconto Il nuotatore, racocnto di cui vado enormemente orgoglioso essendo probabilmente, insieme a qualche pagina di Genius, la mia vetta in campo narrativo. In realtà anche Il Nuotatore è ispirato ad una storia vera, ma appunto è poi scivolato via in maniera autonoma. Rileggendolo a seguito di una recensione entusiasta, ne sono rimasto colpito: evidentemente, ero in uno stato di Grazia, probabilmente irripetibile.

dav

Ottobre 12, 2021
di Fabio Palma
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SCELTE

Andare in wenden a Ottobre era una piccola trasgressione, così come attaccare un vione alla Paroi d’Anterne il 17 Settembre, ultimo giorno di apertura del rifugio con il rifugista a dirci non ce la farete mai (e con la terroristica nota della relazione, impossibile calarsi in doppia, una volta iniziata la via dovrete uscire).
Non si riesce a fare cose anomale da normali, se mi portate degli esempi li accolgo ma almeno nello sport e nelle arti proprio non ne vedo e non ne ricordo. Ma pure i Fisici al CERN che dormivano nelle Brande per fare ricerca oltre 15 ore al giorno, erano normali quelli?
Se tenti qualcosa di speciale devi trasgredire, tanto o tantissimo. Poi I conti si fanno alla fine, la frase
“se le tue regole ti hanno portato fino a qui, quanto valgono le tue regole?”
mi rimbomba continuamente. CHIGURH ovviamente ha ragione puoi teorizzare e raccontarla come vuoi, poi ci sono i conti finali. E quello in cui credevi e per cui hai lottato e per cui hai litigato e per cui hai gonfiato il petto si rivela giusto o sbagliato indipendentemente da te. Davanti a un fucile di CHIGURH, o secondo altra inappuntabile verità “tutti hanno un piano sul ring, fino a quando non ti arriva un pugno”
Svolgere benissimo un lavoro, coprire una responsabilità con dati finali positivi o molto positivi, vincere nello sport, sono tutti risultati che vengono solo e solamente grazie a testa dura, passione totale, dedizione assoluta, e orecchie chiuse verso il mainstream. Perché chi non é mai arrivato in punta nella vita, anzi non é mai stato in classifica, è totalmente incapace di darti consigli buoni.
Ma il paradosso é che andare in wenden a ottobre era grandemente meglio che andarci a luglio, nonostante almeno 7 ore di luce in meno, perché ad ottobre non ci sono i temporali, ed è questa le lezione che mi permetto di suggerirvi oggi.
Le cose che sembrano sbagliate perché diverse sono a volte assolutamente più serene, tranquille e giuste di quelle che appaiono sulla carta, magari per tradizione, corrette.
I test di Logica difficili sono quelli che hanno una soluzione che si trova solo guardando il problema in maniera diversa dal pensiero comune e immediato. E il risultato alto di QI viene fuori da questo modo di vedere cose, problemi e situazioni. Alla Tegnell. Alla Feynman. Alla Gullich quando inventò col suo professore giovane e anticonformista il Pan Gullich. Alla Moffat che aveva capito che 8 movimenti durissimi erano meglio di 500 pacati, a Eddy Van Halen che nella sua cantina smontava tutto perché il suono che c’era al mondo gli sembrava piatto e lui voleva il suo, e con 3 dollari di trasformatore rivoluziono’ tutto.

Io questa verità la posso teorizzare forte e chiara solo adesso, grazie a Dio ho fatto scelte giuste sul lavoro e nella vita per buon intuito ma casualmente, del tutto casualmente. Il filo conduttore però c’era, ho fatto sempre scelte di rottura, apparentemente illogiche. E invece erano Molto logiche. Andavano contro il pensiero comune. Mi sono impantanato e ho rischiato una vita piatta fra i 28 e i 35 perché seguivo una strada asfaltata e normale invece di buttarmi su qualche sterrato.
E poi ho avuto buon intuito a vedere la specialità in quelle 3 o 4 persone giovani, anzi giovanissime, che hanno segnato i miei successi. Mai ascoltando pareei contrari, e critiche anche feroci – come a me e Teo.
La Mia Forza è stata quella di ascoltare pochissimo e pochissimi. Meno di 5, ne ho ascoltati, in vita mia.
Certo da padre é difficile, eh. Perché se tuo figlio praticamente ogni settimana fa qualche cosa diciamo un po’ bordel line, da artista in fondo, patemi vari li hai.
Ma la massima libertà di scelta ed espressione é un valore che deve essere difeso a spada tratta, anche contro le proprie paure di genitore.