Non ho visto Cornell nel suo concerto acustico, ma neppure Elvis Presley agli inizi (non c’ero), gli AcDc nel 1980 e Maradona nel 1986. E Lewis vs Powell? Hagler vs Duran? Phelps Vs Lochte?
Peraltro la grande mappa del mondo inchiodata su un legno multistrato molto grande che avevo messo sopra il mio letto, piena di chiodi neri da colorare di bianco laddove avessi visitato il luogo chiodato, ha avuto tre anni di furiosa colorazione, e poi è rimasta lì. Complice non la pigrizia ma proprio prima la speleologia e poi l’arrampicata. É un po’ uno stereotipo che non mi ha mai convinto che l’arrampicata sia uno stile di vita, che ti faccia viaggiare, etc etc. Un po’ come certe frasi, scalo le montagne per trovare me stesso, vivere nella natura…
Mah
Negli anni furiosi delle vie difficili ripetute o aperte, ben pochi secondi erano dedicati al panorama e a conoscere me stesso. Molto schiettamente, volevo andare border line sempre e comunque, rischiando il più possibile. Mi sono conosciuto meglio leggendo Mc Carthy, Musil, Pynchon, Saramago e Wallace, e i panorami che mi sono goduti sono stati in giungle e deserti dove, peraltro, ora so aver rischiato molto ma molto di più che sulle vie del Wenden.
Questi ultimi 8 anni sono stati pigri da far schifo rispetto ai miei anni precedenti. Tanta sedia e schermo di computer, con atleti oggi sparsi per il mondo che sono il mio pensiero. Fisso.
In una taverna così densa di libri e robe del passato sono saltati fuori oggetti e altro completamente dimenticati. Per esempio questa è altre foto. Penso avessi sui 34-35 anni e nessuno al mondo avrebbe predetto 1) aperture con 7c obbligato 2) Ragni di Lecco 3) allenatore fino a guardarmi un’atleta all’Olimpiade!!
Siccome sono sempre quello che non si accontenta, sono qui a pensare a LA28, a chi può provare, perché “se tiri 500 volte al giorno in più degli altri puoi anche diventare il più grande tiratore di tutti i tempi pur essendo basso in uno sport da alti”
È stato un 2023-24 da codice rosso emozionale, e non è finita.
The mystery of life isn’t a problem to solve, but a reality to experience
Non sono assolutamente più in grado di fare una cosa del genere, mi sembra impossibile che sia io in questa foto e in certi video del film INFINITE JEST, catturato per un film e durante il quale forse per la prima volta mi dissi, ma che cacchio sto facendo?? Dovevo rifare questo tiro e in apertura non mi ero reso conto che in pratica fosse un Free solo perché il Friend lontanissimo non sarebbe intervenuto, per la famosa rivelazione della Mela a Newton, mi sarei schiantato sotto. Era solo 7a+ e ne avevo aperti molti altri di tiri scellerati così, e sempre non avevo consapevolizzato l’enorme rischio.
L’occhio assoluto di una camera da una fissa mi rivelò la banalissima verità, avevo esagerato.
Eppure anche adesso che ho 60 anni penso che abbia fatto bene ad esagerare in mille cose, ad essere molto sopra le righe, insofferente a tante regole fin dalla leggendaria espulsione dall’asilo…ora che le regole si sono decuplicate, che si paga per parcheggiare ovunque, che per visitare un luogo o un centro storico devi avere un solido stipendio e quindi cultura sport e insomma le cose belle non sono PIÙ a portata di tutti, decidere per se stessi di partire per un obbligato assurdo mi sembra un qualcosa da difendere, pur sapendo che a milioni sono pronti a spalarti merda addosso nel caso ti vada male.
E tutti voi che mi avete fatto gli auguri e’ perché siete come me, vorremmo una libertà serena per noi e ci riconosciamo diversi dal così detto mainstream. E a un certo punto avrei potuto fare soldi andando in TV a commentare disgrazie varie ma grazie a Dio a me piace anche andare in giro con una macchina da 330.000 km e dormire ancora in posti scomodi per gli altri ma a mia completa libertà.
Ieri ho visto una grande Clip di Joe Satriani, formidabile chitarrista molto, molto teorico. Insomma, uno che ha sempre saputo la teoria a livello classico. Negli ultimi anni è in un gruppo che suona anche dei pezzi di Van Halen, e imparandoli, ha detto, ha scoperto quanto siano assurdi, senza alcuna base teorica, da bocciatura a qualunque esame di conservatorio. Eppure meravigliosi in ritmo, innovazione, idee.
Eddy Van Halen vinse da adolescente tre anni il premio come miglior pianista emergente della California senza saper leggere la musica. Andava a orecchio. Sapeva suonare tutto e componeva ma senza alcuna base teorica. E io non ho mai avuto un milionesimo del talento di Eddy ma ho capito da subito che c’erano troppe prigioni da fuggire. Sono stato LIGIO al dovere solo per i 5 anni dí ingegneria e in quegli anni facevo cose assurde solo 15 giorni all’anno.
Non mi pento di quei 5 anni a testa bassa secondo regole altrui, ho sviluppato tante capacità anche per seguire talenti veri in arrampicata, e anche il talento di mio figlio, ma dei miei primi, e ultimi (perché 120…), 60 anni, posso stilare almeno 20 traguardi che mi rendono più fiero, e uno è questo tiro, assicurato da un fuoriclasse, facente parte di una via che nessuno ha più ripetuto fino alla fine e quindi completamente inutile ai fini sociali, che ha dato un film piaciuto a molti e da cui abbiamo ricavato zero, vivendo decine di giorni spingendo al massimo come due scemi, veramente solo per noi.
E sono sicuro che voi tutti siate proprio come me, irriducibili romantici, che non mi ricordo più cosa significhi, chi fossero nella storia dell’arte, ma mi piace pensare proprio gente come noi, capelli senza cura e Spiriti liberi
Ho sentito che le criptovalute si sono quintuplicate ma io non ho saputo prevederlo
Ho saputo che sono usciti modelli di auto molto accessoriate ma 1) non mi ricordo più,era da scrivere maschile o femminile accessoriat…2) la mia Duster va benissimo anche se nessuno vuole più salirci sopra (sono momenti alla stupendo, si la canzone con l’assolo finale)
Ho letto che ci sono SPA da mille e una notte e che potrei permettermelo
Yuri ha detto che Una cosa divertente che non farò mai più non era esagerato, anzi.
Ho letto che il mio idolo Cormac Mc Carthy fuggì con una minorenne di 30 anni più giovane, che ben 10 personaggi tutti miei eroi sono quella ragazza la’, e che degli emeriti professori universitari hanno tolto corsi dedicati a lui.
Abbiamo letto due libri forse più sofferti de La Strada in questo viaggio ed è difficile spiegare perché sentire I will remember dei Toto o leggere quei libri lì ci renda più forti, sereni e innamorati, però va esattamente così.
Ho riletto venti volte la prima pagina de Il Re Pallido, il resto del libro è quasi illeggibile ed è proprio come l’assolo di Lie in The sand, sono momenti di 2 minuti dentro ore molto noiose o troppo difficili ma vi dico una cosa, a noi bastano 2’ così per vedere Luce ovunque e mandare a fanculo criptovalute, carriere da pancia e occhiaie e tutte quelle cose di altrui successo che non stamperei mai per riguardarle di tanto in tanto.
Non ho letto da nessuna parte ma vi giuro che è successo che un figlio ha voluto fare un viaggio con il padre, che i due hanno piantato la tenda per 7 notti in posti alieni e che si sono divertiti senza un attimo di sosta e che un mango tropicale mangiato fuori dalla tenda li ha letteralmente mandati fuori di testa dalla gioia
‘’«Imparare a pensare» di fatto significa imparare a esercitare un certo controllo su come e su cosa pensare. Significa avere quel minimo di consapevolezza che permette di scegliere a cosa prestare attenzione e di scegliere come attribuire un significato all’esperienza’’ David Foster Wallace
È difficile per chi non pratichi sport agonistico capire perché la parte mentale quasi sempre conti di più della parte fisica e tecnica, ci provo partendo da Steph Curry, e menzionando boxe, tennis, tennistavolo e Speed climbing, 4 discipline in cui si è 1vs1, ovvero nella situazione di massima tensione che si possa sperimentare.
Lettore, non so cosa tu faccia nella vita, se sei un chirurgo e hai in mano la vita di qualcuno, magari di un bambino, allora sei veramente in un mondo psicologico a parte, altrimenti sappilo, qualunque tua responsabilità professionale è niente al confronto a quello che ti sto per dire. USA FRANCIA, finale Olimpica. Gli USA sono enormemente più forti dei francesi. Soltanto un giocatore francese verrebbe selezionato per far parte della rosa degli 11 americani. Soltanto altri 3 francesi sono da NBA, due dei quali però non fra i primi 50. Invece la squadra americana non sta facendo giocare due fra i migliori 15… E allora perché a 3 minuti dalla fine USA è sopra solo di 3? Perché sono OBBLIGATI a vincere. E perché giocano in Francia. E perché il più povero di loro guadagna 10 volte il più ricco dei francesi. E perché la NBA ha pagato 18 milioni di dollari per 15gg di albergo a Parigi. La Francia a quel punto è schizzata, tutto le viene bene. LeBron ha fatto una gran partita ma anche Booker e Davis, Durant invece così così, Curry é on fire. Pochi sportivi nella storia dello sport sono stati arroganti e irriverenti come Curry. Certamente Tomba, Mc Enroe, Bolt, Bryant, Jordan, Phelps, Alì, Mayweather, ma io metto Curry davanti a tutti. Sapete perché? Perché era classificato sfigato. 188cm, per il basket. Come se Bolt avesse avuto le gambe corte o Tomba quadricipiti scarsi. Come se Egonu avesse avuto elevazione scarsa. Come fai a diventare il migliore del mondo? Andando contro regole e convenzioni. CURRY a 17 anni si inventa un tiro da lontano, lontanissimo, a parabola altissima. Spara la palla verso il soffitto, che poi cade in maniera ridicola nel canestro, NESSUNO aveva mai fatto così, si esercita500 volte al giorno da ogni posizione, per 15 anni. E già a 21 é qualcosa di mai visto, e dai suoi 23 diventa un rivoluzionario. Dove é obbligatorio passarla, lui tira, da lontanissimo e marcato. Contro ogni insegnamento, contro ogni corso di formazione. Contro tutti e tutto. Ha la fortuna di trovare un allenatore, Steve Kerr, ex miglior tiratore dei Chicago Bulls di Jordan, che capisce che quel ragazzo PUÒ e DEVE fare cose anomale, irriverenti, arroganti. E Curry tira tre volte da 3, da lontano, e la Francia é ammazzata. Quasi. Serve il colpo definitivo. Riceve palla, la dà a Durant. Durant é marcato e la restituisce. Durant, il secondo migliore tiratore della storia dopo Curry (mi perdonino Nowitzky e Allen). Anche Durant è un cecchino arrogante, ma ha capito che è la serata di Curry. CURRY riceve ed è marcato da 2. Dall’altra parte, liberissimi, LeBron e Durant. Qualunque insegnante al mondo metterebbe fuori squadra giocatore o ragazzo o bambino che non la passasse di là. Ma le regole sono fatte per mediocri o normali, e così i corsi di qualunque tipo. I Campioni NON devono seguire le regole. E quindi Curry, pressato dai due francesi, in totale disequilibrio, invece di passarla, tira verso il cielo. E mentre ricade su una sola gamba, peso all’indietro e postura sbagliata, la palla dal soffitto scende ed entra. LeBron, Durant e i giocatori francesi si mettono le mani nei capelli. Durant visse contro di lui la stessa situazione tanti anni fa. Curry distrusse la sua squadra, più forte, in quel modo, e Durant cambiò quella squadra e la storia recente della NBA. CURRY ha messo 15 anni di tecnica al servizio della mente. Ha ucciso i francesi psicologicamente. Se la partita fosse continuata, avrebbero perso di 30, i francesi. Senza Curry, forse avrebbero vinto. Invece, perdono di 11. Nel tennis e tennis tavolo il campione alza il livello per pochi minuti e uccide l’avversario così. È stato Djokovic il migliore di sempre in questo: Federer, più completo, ha vinto meno di Djokovic perché al limite mentale ha ceduto parecchie volte, in 20 anni. Nella Speed climbing, la disciplina forse più feroce che ci sia perché tutto si consuma in meno di 5 e 7 secondi fra maschi e femmine e il tipo di salita comporta trappole tecniche quanto il tennis e il tennistavolo, la parte mentale è così soverchiante che le sorprese sono più frequenti dei pronostici limpidi. É come se ogni volta Douglas battesse Tyson. A Bea feci vedere gli ultimi 4 minuti della gara 7 ovvero la decisiva del 2016. Trovami la svolta. La trovò subito. Cleveland chiama time out ovvero pausa. Le telecamere inquadrano Irving che va verso la panchina, sbatte la testa e si parla. Self talk. LeBron ha appena fatto la stoppata più incredibile della storia del suo sport, sta giocando da mesi come il miglior Jordan del passato, è mostruoso. E vede Irving che si parla. E capisce. Nel minuto di pausa LeBron dice all’allenatore, palla a Irving. Riprende il gioco, Irving riceve, attacca Curry e gli tira in faccia. Da tre, ovvero da lontano. Segna. CURRY piega la schiena all’indietro, costernato. Irving lo ha mentalmente vinto sul suo terreno! Il fatto che Bea comprese a 15 anni quel momento, di uno sport che NON conosceva, mi fece capire che razza di atleta stessi allenando. A 15 anni, era così Phelps, per dire, e pare già Djokovic e Alcaraz. Altre leggende si stavano formando fisicamente e tecnicamente, ma erano niente, mentalmente. Totalmente nelle mani di allenatori, genitori, eventi. Arrivare mentalmente ai livelli dei migliori della Nba significa essere degli alieni. Chiunque abbia visto le Olimpiadi anche di boulder e lead, avrà notato come Jania Garnbret abbia scalato male nella Lead. Ha vinto perché davvero Tanto più forte, ma ha vacillato. Niente a che vedere con il ghiaccio nelle vene di Curry, Durant, Bryant, LeBron, Jordan, Irving. C’è un motivo: é giovanissima, anche i nomi citati sono diventati killer dopo i 28. Prima, come Jania, sono stati “semplicemente” dei fuoriclasse. Solo Phelps già a 19 era un killer. Bolt lo divenne dopo i 22. Mayweather dopo i 25. Ma l’arrampicata è anche uno sport giovane. Schubert, Megos e Ondra, mentalmente sono dei ragazzini in confronto ai pari età di Nba. Perché in NBA la parte mentale è allenata ore e ore al giorno in maniera anche estrema. Nella sua biografia, Giannis Antetokounmpo racconta di insulti da denuncia penale dell’allenatore Jason Kidd (ex grandissimo giocatore) nei suoi primi 4 anni. Antetokounmpo, atleticamente alieno, un Jordan 21 cm più alto, tornava quasi ogni sera nel suo appartamento piangendo. Con Kidd mollarono molti, qualcuno lo attacco’ anche sui giornali. Antetokounmpo resistette e dopo 4 anni divenne, in campo, “un bastardo che faceva paura”. Lui, persona gentilissima di natura, in allenamento e in partita dopo quei 4 anni é diventato un killer, arrogante e temibile. Non sono capace di essere come Jason Kidd, sono molto più simile a Steve Kerr, persona sempre tranquilla e serena, che semplicemente ha lasciato che Steph Curry facesse quello che si autoprogetto’ per diventare il più grande di tutti i tempi nel tiro killer , arrogante. Durante le olimpiadi nelle prime 4 partite Steph Curry ha giocato molto male e tirato malissimo. L’allenatore del Team USA è proprio Steve Kerr, che allena Curry dal 2012 ai Warriors. Prima della semifinale contro la Serbia, che gli Usa avevano massacrato sia in amichevole che nel girone di qualifica di 30 punti, Kerr aveva capito che in gara secca la Serbia avrebbe tirato fuori una rabbia agonistica che è proprio solo di quel paese lì (Djokovic é serbo), e che sarebbe diventata pericolosissima perché aveva Jokic, il migliore di tutti da 4 anni. Kerr é andato da Curry e gli ha detto : continua a tirare con fiducia. Entreranno. 10 minuti alla fine della semifinale, Usa sotto choc, Serbia domina. LeBron, Durant e Curry segnano cose inaudite, mentre due fuoriclasse come Embiid e Booker si mettono al loro servizio. E Curry mette dentro tiri da lontanissimo, assurdi. Finale contro la Francia avete letto. Ma è anche da vedere, in video e in questa foto. La foto di una decisione insensata, però pensata e realizzata con ghiaccio nelle vene, in totale Flow, contro due avversari, una squadra, 20.000 spettatori, che solo due minuti prima pensavano di essere cacciatori. E invece, erano solo prede
Yuri, Tatiana, Alberto Schiera, Michele Sofia, Franco Gianelli, Davide Manzoni, Davide Battistella per il 1080 del 24 dicembre 2023, Marco Ronchi, e in cima a tutti e tutte Sara Raschetti, una donna eccezionale, una mamma perfetta come mia moglie per mio figlio. Poi anche parole e azioni importanti in momenti difficili Riccardo Moroni, il Dodo, Manolo, Massimo Barbieri, Luca Passini, Camilla Moroni, Andrea Rojas, Giorgio Bissi, Alessandro Biggi, Alessandro Palma, Marco Zanone e persone che hanno creduto in lei come Isacco Codega, Olivio Della Bella, Sergio Longoni, Marco Tarabini, Pino Zamboni, Francesca Benedetti, Vico Valassi, Michele Frigerio, Filippo Gualtieri, Hugo Pilcher, Pietro Zarlenga. Recentemente mi ha dato forza anche Stefano Alippi, per due anni fondamentale Samuele Bonfanti, per un anno Juri Villa, nell’ultimo anno la Vale e sua mamma, la grande Luisa (altra mamma top).
In questi giorni scadeva, più che correva, l’anniversario del nostro incontro.
8 anni.
Nel 2020 il cortometraggio su di lei uscito su EpicTV, di grande successo, mi vede correre all’indietro mentre lei sale top rope su un pezzo di parete ricavato in palestra ragni, 12 metri, con le prese speed avvitate a distanza non regolare. Ha vinto due titoli mondiali giovanili allenandosi così…boulder nel 2022 era seconda nel ranking europeo U20 allenandosi su pareti e blocchi da gara amatoriale. Ogni sera prendeva il treno per tornare a Colico, un’ora. Aveva cominciato ad avere quel maledetto problema al tallone. Una volta feci un refuso sulla scheda, un esercizio di bloccaggi 1-4-6 su listoni era 3×6. Scrissi 3×66 e dopo 4 ore che non arrivava il report (sì, ogni giorno il report), perchè aveva anche altro, le scrissi, tutto bene? E lei, è lungo, sto finendo. Dopo mezz’ora ancora venne fuori l’equivoco….
Di quella bambina dal fisico di insetto stecco che mi saltò da ferma a 12 anni un cubo di 125cm, e se non avessi il video non ci crederei, é rimasto moltissimo. Oh certo, ora è una bella donna che vive da sola da pochi giorni dopo il suo 18esimo (una sua mediocre professoressa di liceo le disse, non penserai di essere superiore perché sei andata a vivere da sola. Beh, certo che lo fu. Quanti con merito a 17 anni hanno uno stipendio e vanno a pagare affitto e spese da soli??), ha vinto in questi 8 anni titoli mondiali e italiani, ora va all’Olimpiade pur essendo stata spesso ostacolata più che aiutata da gentaglia che aveva occhi per altri, ma è rimasta l’indole da cinema con chi le sta a genio (giustamente pochi e poche) e l’incazzatura trattenuta ma che si vede verso arrivisti e incompetenti. E si vede perché non sa fingere, con gli occhi, guarda quella gente lì in un modo serio che è una coltellata.
Quindi ha avuto e abbiamo avuto molti problemi col mondo adulto istituzionale, con incompetenti e inadeguati, che hanno rallentato e ostacolato molte cose. Se non avessi avuto un sacco di tempo grazie all’attività del mio socio, non ce l’avrebbe mai fatta perché non le è stato facilitato nulla. E mi toccava, correre a destra e manca, perché anch’io ero causa di molti suoi problemi. Non essendo tecnico appartenente al cerchio buono, tutti i miei atleti hanno dovuto dare il triplo.
Pensate che nel 2022, dopo un secondo titolo mondiale giovanile, le fu detto, tu non hai vinto nulla. Le avevo detto di non partecipare a una inutilissima Coppa Europa di Amburgo, con nessuna atleta forte iscritta, e dovette subire questa stronzata, pur essendo l’atleta di arrampicata italiana con più gare, facendo allora tre discipline. Dieci gg dopo vinse il secondo titolo italiano, ma la stessa frase le fu ridetta, e perfino a me.
Perché Bea era già allora la gallina delle uova d’oro per le carriere dei soliti mediocri e la sua probabilissima vittoria in quella gara inutile faceva comodo. Solo che io e lei vogliamo solo vincere le gare che contano.
Come coppia funzioniamo, anche se abbiamo perso molto. Ha vinto più titoli italiani assoluti Speed della storia italiana e più gare di Coppa Italia Speed della storia, ma solo due argenti in Boulder e nessuna finale del campionato italiano boulder. E anche nessun podio in Lead. E vi dico che poteva e potrebbe essere l’unica italiana e probabilmente l’unica al mondo insieme a Nonaka e Jania a vincere nel suo paese i tre titoli.
Solo che questo obiettivo, raggiungibile insieme al 9a in falesia e all’8b+ di boulder fuori (sto scrivendo dati forti ma sono basati su ragionamenti forti), é stato spazzato via dal discorso olimpico.
Solo qualificarsi (solo…) implica molta ma molta più fatica di salire un 9a femminile o arrivare all’8b a vista. Anzi, non c’è paragone.
Un’altra galassia, come impegno, essere atleta olimpico o essere superstar in falesia o nelle gare italiane.
Ed è vero che stando in Italia battere la grandissima e amicissima Camilla nel boulder sarebbe stato durissimo, ma io dico non di più che qualificarsi a Parigi.
Perché c’erano 14 posti, anzi 10 visto i campioni continentali… e non poche volte ho pensato, forse era più facile in combinata Lead boulder.
Abbiamo avuto qualche crisi, ho perso la serenità una decina di volte, e mi hanno aiutato le biografie dei grandi. Alcune crisi erano identiche a quelle di Phelps o Tamberi o Pellegrini. Proprio identiche. Poi le crisi anche settimanali fra tennisti, sport dove il nervoso sale a vertici himalayani, e loro allenatori, sono proprio identiche a quelle che ogni tanto abbiamo noi. “il grande atleta é perennemente incazzato”, cit. Marco Ronchi. Sinner sta destabilizzando questa verità, ma siamo dalle parti dello 0 virgola.
E anche la Pellegrini se l’è dovuta vedere con gentaglia con i vaffanculo in pancia che ha scritto nel libro quando ha vinto il settimo mondiale nel 2019.
Insomma, siamo in Italia, c è un sacco di non meritocrazia e un sacco di politica marcia, più che altrove e non è uno stereotipo. È proprio così. Il sistema premia arrivisti e mediocri, danno gradi e patacche in base a corsi e altre scorciatoie. Zurloni é arrivato al titolo mondiale da solo, Camilla allenata da suo papà (primo livello…ma era zero quando fu vice Campionessa mondiale), e Bea… Vabbè, io sono secondo livello dal 2024, praticamente costretto.
Capendone pochissimo di Speed, ora un po’ di più ma sempre troppo poco, ho compensato con pianificazione e organizzazione e ragionamenti, e in questi campi sono buono. Il mio socio dice molto buono.
Mi sono fatto le ossa in Philips e anche nei 6 anni con i Ragni di Lecco. Sono un decisionista molto rapido nel concretizzare e avviare idee, le lungaggini e la burocrazia e le regole le odio. Le regole sono costruite sulla normalità, ma se alleni Beatrice Colli sono un ostacolo gigantesco. Rallentano e sono dannose. Giusto che la massa vada a 90 sulla Ss36, ma Verstappen deve poter andare a 200. Punto. La massa dice, le regole devono valere per tutti?
Stronzate.
L’Elite non deve avere regole. Ha dimestichezza laddove la normalità o la mediocrità fatica o fa casino. É così in tutti i campi e meno male che Campioni e geni sono tutti sregolati, le infrangono, anche di nascosto. Ne ho infrante parecchie in questi 8 anni per Bea, altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta. C’erano vincoli assurdi e idioti.
Ma devo aspettare che si ritiri prima di dire tutto e fare nomi e cognomi, e spero che accada non prima dei suoi 35 anni minimo. Fra 16 anni potrei non esserci, quindi scrivo tutto e tutto verrà pubblicato DOPO.
“che si fottano i principianti”, citazione di Paul Spreafico.
Più elegantemente, concludo con McCarthy
“non so proprio come si faccia ad avere a che fare con qualcuno che ti considera il prodotto di un fegato in disordine. Probabilmente non capisce che se dal menù cancelli tutto quello che è difficile, mandar giù il pasto finirà coll’essere assai magro”.
Qui invito a vedere questo video, realizzato da Yuri Palma, che presenta questo progetto
Sono riuscito a strappare Yuri dai suoi lavori di altissimo livello perchè volevo che QUALITA’ fosse la parola chiave del progetto proposto e motorizzato dal Presidente del Cai, Montani (una vera furia!!). In Italia vengono pubblicati video con riprese, montaggio e sceneggiature così scadenti (vedere interviste in palestra tutte virate al giallo o in esterni tutte bruciate è veramente scandaloso nel 2024) che soltanto un video a qualità alta poteva annunciare degnamente un’iniziativa che penso sia una vera e propria Bomba per l’arrampicata italiana.
Da QUALITA’ derivano i concetti di Attenzione ai dettagli, quindi competenza e meritocrazia. E quindi supporto a questi 6 atleti, super motivati e professionali. Dietro un atleta ci devono essere allenatori di alto livello (e visto il loro curriculum non vi sono dubbi) ma anche istituzioni, quindi società e dirigenti, all0altezza, e solo se la parola QUALITA’ è al primo posto le scelte di ruoli a supporto sono di conseguenza degne di loro.
In altre parole, fare un video orrendo su un atleta o un personaggio significa se va bene non avere competenza nella scelta, ma magari anche pressapochismo, chi di seguito nel caso di atleti implica contesti inadeguati.
Il pressapochismo e la mancanza quindi di Qualità è il cancro di ogni progetto, anche cool.
Prima considerazione, sulla 4 giorni di qualifica olimpica appena avvenuta a Shanghai.
La Speed femminile vede vincere una cinese che si migliora in un mese di 6 decimi. Tre settimane fa si è scoperto qualcosa del nuoto cinese pre-Tokyo che manco Aldo Giovanni e Giacomo avrebbero divertito di più. E poi, “loro non credono alle coincidenze, ne hanno sentito parlare, ma non ne hanno mai visto una”
Ma andiamo avanti. (anche se è dura)
Fare dalla poltrona il Guru è tipico di chi non osa fare le scommesse sapendo che andrebbe sul lastrico perché lo sport è quanto di più lontano dal pronosticabile esista. Sono oramai un ex ingegnere, cervello imbolsito e asfittico, ricordo però che davanti a un problema di ogni tipologia possedevo un tempo un’arma micidiale, la matematica, supportata da quella meraviglia di scienza che è la statistica e affiancata da quella che “o ce hai o ne hai bisogno”, ovvero la Logica, e niente poteva fermarmi nel risolvere qualcosa di diciamo normale.
E invece nello sport fisiologia e insondabili meccanismi mentali rendono tutto assolutamente impronosticabile, é così per le squadre figuriamoci per gli sport individuali.
Quindi niente “io l’avevo detto* dopo Shanghai perché nessuno avrebbe scommesso 100 euro su niente. Solo un fatto è certo e inoppugnabile. L’Olimpiade ha reso l’arrampicata uno sport serio e maledettamente difficile, le coppe del mondo a confronto sono tornei estivi da vacanzeros milanesi e romani, i 9b/c di Flatanger e Ceuse passatempi per ottimi atleti, Burden of dreams e gli 8c/9a di blocco ottime occasioni di dibattiti social, della serie, é partito seduto o mezzo in piedi. Chiacchiere. Giuste anche. Ma dal 2021 in poi tutto é niente, conta solo L’Olimpiade. E i climbers non ci erano abituati, perfino i Campionati del Mondo erano garette rispetto a qualunque gara che ha i 5 cerchi in gioco
Esagero?
Leggete il post di Ondra, che travolto dalla tensione ha scalato in Lead lento, contratto, titubante, impaurito.
Ondra, mica un dopolavorista. E si mettano l’animo in pace arrivisti social che spalleggiati da sponsor furbi o pseudo riviste mandano proposte di serate e articoli con didascalie tipo, il miglior arrampicatore del mondo. Sono solo canzonette.
Dunque qualifiche devastanti ma con una Camilla Moroni strabiliante, allenata dal miglior allenatore italiano, il padre. Camilla poi non c’entra la finale a 8, ma è grandemente in ballo. Ho visto in semifinale molto, molto stanchi Filip, Stefano e Laura. Devastati. Così come è chiaro che sia Giorgio che Marcello non fossero al 100%, causa probabilmente la tensione per Giorgio, certamente per l’infortunio alla spalla Marcello.
Come tantissimi altri. Più la tensione o la formula lo ha stancati oltre misura? Chi lo sa. Solo i loro allenatori hanno i dati.
Nella Speed la tensione è ancora superiore, come in ogni sprint, come nei cento metri e nei 50 stile libero. Ma la Speed è ancora peggio. Bastarda come i tuffi, dico io, o la ginnastica artistica. One shot.
Siamo in ballo, con Bea, eccome, ma si decide tutto a Budapest, nella seconda prova. Mentre Aleksandra Kalucka fa il post dell’anno scrivendo che tutti e tutte hanno pianto prima delle gare, che a lei chiedevano come vanno i tempi, che nessuno le ha chiesto come sta, e che tutti stanno fieramente combattendo per un ticket olimpico.
Era tutto infinitamente semplice, da primo biennio liceo da 6 in pagella in matematica superando quei due mesetti dedicati alla Logica
Il covid era micidiale dai 70 in su, innocuo dai 20 in giù, non fra le prime 40 patologie mortali fra i 20 e i 40
Nessun vaccino impediva il contagio, dava solo protezione
Potevano esserci effetti collaterali anche pericolosi per il vaccino, grandemente accettabile sopra i 70 anni, assolutamente inaccettabili sotto i 30 anni, da criminali vaccinare sotto i 20
Il perchè media, la gente, virologi veri o presunti, con grandi eccezioni silenziate, abbiano preso un vero e proprio colpo di calore nelle sinapsi di logica, tutt’ora mi rimane inspiegabile. Vero, la Logica è pochissimo affrontata negli studi, dimenticata in ogni piano di studio universitario, e così la statistica, ma i punti 1,2,3 erano inattaccabili e confermati da ogni report ufficiale governativo.
Prima di parlare di vincitori e perdenti, un’ode al bronzo (ma già solo per esserci era da venerdì che questa premessa era nell’aria) a Naïlé MEIGNAN
2017: questa bambina prodigio sulla roccia fa l’esordio nelle gare U16 e in Europa non ha avversari. Così nel 2018 e solo nel mondo il pronostico non è chiuso. Esordio in Cdm nel 2019, non alla Garnbret ma dopo qualche gara lontano dalle migliori c’entra la semifinale. Si vede che per la Lead il fisico sconta la maturazione femminile ma la tecnica è sopraffina e nel boulder conta molto di più.
Ancora vittorie in U18, intanto, poi in primo terribile infortunio.
Un anno fermo e di mezzo pure il Covid con, ricordiamo, le politiche anti giovani, in Francia non esasperate come in Italia ma comunque esistenti.
Torna e nel 2021 é Campionessa mondiale U20. Che è buon messaggio al mondo senior. Passano neppure 2 settimane e un utente commerciale passa sotto di lei mentre si allena. Lei cade, lo colpisce, frantuma il legamento crociato anteriore.
Due anni ferma, due operazioni.
Ogni tanto andavo a vedere cosa facesse, a un certo punto era partita a fare Boulder top robe, la gamba ingessata.
Atleta finita nel fisico e nel morale, ma non nella speranza.
Ricomincia con le gare e la roccia in estate 2023. Non è male.
Poi sempre meglio.
Febbraio 24: vice campionessa boulder assoluta francese. FRANCIA. La decima francese in Italia darebbe molto fastidio a Camilla. Perché il loro settore tecnico e i loro tracciatori sono il meglio d’Europa e ragazze come le nostre fino all’U18 (Bea ci battagliava bene in Coppa Europa) sono diventate da semifinale CdM dopo i 18.
Nuovo Esordio in CdM, nona in qualifica ed è una vittoria. Guardo la semifinale. Sesta e la tifo manco fosse mia atleta.
Finale: niente Nba stanotte, niente Edwards (nuova superstar dello sport mondiale, ennesimo alieno nella lega dei galattici), e bronzo finale.
Fossi presidente di una grande azienda la chiamerei per una conferenza.
Fossi primo ministro le darei un’ora nel parlamento italiano con prova scritta obbligatoria di comprensione a tutti i deputati. Lavoro, professionalità, competenza, dedizione disciplina. Nello sport o ti dopi o quando fai una cosa del genere sei superiore al 99% del genere umano. Grazie ragazza.
Slobodan Miskovic – @xsloba / IFSC.
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Medal Event: Boulder
Round: Qualifications
Name of the venue: USA Climbing Training Center, Salt Lake City
Name of the event: IFSC Climbing World Cup 2024
Location: Salt Lake City (USA)
Athlete: MEIGNAN Naïlé
Veniamo alle gare
Nonostante numerose assenze (almeno 15 fra i migliori al mondo che fra pochi giorni saranno impegnati in Cina per la qualifica olimpica), la gara boulder maschile di Salt Lake City è stata stupenda con un sacco di sorprese e spunti.
Clamoroso il ritorno al podio dopo tre anni di Jacob Schubert, notoriamente molto a disagio nei Coordinativi e invece strabiliante e sicuro in quelli proposti. Quanti ne avrà fatti in inverno di ogni tipo e difficoltà? Il Kobe Bryant dell’arrampicata non si sarà certo risparmiato.
Grandiosa prova di Posch, grande speranza giovanile, per anni tamponato male dal mondo senior. Finire davanti a Tomoa Narasaki e Sorato Anraku sia in qualifica che semifinale é tantissima roba. Salto di qualità imperioso a 26 anni. D’altronde, dagli sport Seri sappiamo che puoi esplodere anche a 30 e perfino fino a 33. Sport Seri e durissimi. Dipende da tenacia e soprattutto contesti sociali. Federazioni e famiglia.
Sorato Anraku ha sofferto sia in qualifica che semifinale, non così alieno insomma, per poi dominare in finale. Ma non è sembrato imbattibile. Fuori dalla finale Tomoa, Toby Roberts e Colin Duffy, ma sono fortissimi, saranno sempre lì.
I nostri due Alfieri molto indietro dai primi, ma non sono professionisti e non hanno un team a supporto. Impossibile competere con l’Elite mondiale, così. Perché l’arrampicata da Tokyo in poi sta diventando uno sport serio, e negli sport Seri da soli Non si arriva nei primi 500 al mondo. Sarà così anche per l’arrampicata.
Speed dominata da Emma Hunt nelle donne e Samuel Watson nei maschi, mentre nel boulder femminile Grossman, sempre forse troppo magra e quindi da sottoporre a Dexa (e se sei sotto 14% di massa grassa a casa senza se, senza ma, senza certificati custom), vince mancando Garnbret e davanti a Bertone, poco brillante fino alla finale. Americane e francesi squadroni, sicuramente da copiare quanto a organizzazione tecnica. Anche la Slovenia molto bene e UK.
Noi non avevamo ragazze e penso sia sempre grave, perché è solo dalle gare che puoi capire, sia quando arrivi 10 che quando arrivi 80. Era una gara dove potevi finire 30 nel femminile perché dietro le potenze non ci sono comunque una cinquantina di fortissime come nei maschi. E le coppe Europa giovanili vanno bene fino a capire qualcosa ma il tutto lo si capisce solo fra i senior.
Last but not least, il tennis come qualunque sport serio ci insegna qualcosa e immagino sappiate dell’ecatombe dei migliori. DJOKOVIC, uno dei più attenti al fisico e alla salute fra gli umani da quando Agassi gli fece capire alcune cosette, a quasi 37 anni è quello che sta meglio fra i primi 10. Alcaraz e Sinner devono stare molto, molto attenti. L’usura ad altissimi livelli é sempre più alta in qualunque sport e gli allenatori hanno una responsabilità enorme.
Io sono fra questi.
La ifsc dovrebbe vietare certe tracciature fino all’U18 secondo anno, parlo di extrarotazioni spalle, coordinativi a 4 metri, e gli allenatori vietare certi tallonaggi e Lolotte. Fanculo il podio. Perché è un attimo finire la carriera a 16 o 17 anni. Legamenti e cartilagini NON hanno gli stessi fortunati processi di recupero dei muscoli. Bisogna fare pesistica già a 10 anni per proteggere il delicatissimo e vietare ciò che è troppo pericoloso prima di una certa maturità fisica.
Non sappiamo cosa ci sia nella Risonanza di Sinner, ma niente di bello, sicuro. E se posso suggerire anche a me stesso qualcosa, okkio e RM immediate alle spalle quando c’è qualcosa di sospetto
Non conoscete i nomi? non è fondamentale per quello che voglio dire
Juri ha smesso nel maggio 2022, Samu a gennaio 2023, Giulia Passini nella Primavera 2022, Vera inizio 2024 ma praticamente luglio 2023, Giulia Rosa da luglio 2023 si allena da sola (ma non seguiva molto…), Simone, Cisky, Chino (cervellone), Tommaso M, Serena, assorbiti da università o vita in certi casi molto serenamente, Alessia sempre serena e molto libera, Iris diventata fuoriclasse sulla roccia, Framauri non so bene, Fraloca molto sul boulder outdoor,…
Della mia “generazione di fenomeni”, e chiunque non sappia cosa voglia dire questo termine deve andare obbligatoriamente a cercarselo, sono quindi al momento rimaste Bea e Vale.
Era scritto?
A vedere il corto Dream Mirrors parrebbe proprio di no, però i fenomeni Exit o Burn out sono noti e studiati e assodati, soprattutto in Italia dove famiglie istituzioni, scuole, amici e amiche, considerano lo sport dietro tutta una serie di obiettivi che in realtà sono veramente insignificanti rispetto a quelli sportivi. Una maturità scientifica con qualunque voto vale nulla rispetto ad una maglia della nazionale, una laurea triennale é assolutamente compatibile con una carriera sportiva fino a una finale italiana sportiva, una laurea magistrale in Italia invece molto meno ma è anche vero che per qualcuno che abbandona lo sport è tutto da verificare quale sarebbe la scelta di vita migliore. Penso a Juri, certo, che aveva molte chances di vivere di sport, come agonista, ma anche Giulia Passini poteva farcela, mentre tanti altri e altre avrebbero potuto continuare arrivando in finali italiane.
Guadagnandoci qualcosa?
Non faccio il Guru e non rispondo di sì.
Dipende.
Da che altro fai nella vita negli anni migliori, dai 18 ai 35. Perché dopo ne conosco ben pochi che hanno avuto la forza di seguire quello che amavano fare in libertà (uno devo dire solo io).
Abbiamo vinto così tanto che nessuna squadra lombarda vincerà mai tanto come noi, a livello lombardo. É sicuro. A livello invece nazionale potevamo fare di più, più podi e titoli nazionali. Ma alzando le asticelle tecniche e mentali é necessario avviare un processo di crescita che separa i forti e anche molto forti dai fortissimi. Processo che poi per qualcuno si ferma lì (come nel caso di Juri) e per altri continua per diventare Campioni. E poi qualcuno si ferma lì e pochissimi altri diventano Campionissimi. E poi naturalmente meno di 10 a sport per ventennio diventano leggende…
Che la cultura non solo italica dello sport sia infima lo si deduce da migliaia di commenti su Jacobs, Pellegrini nel passato, etc etc. Si leggono cose tipo “é bollito”, “é stata una meteora” relative a Jacobs, che per coerenza chiunque le scriva dovrebbe minimo, guardando alla propria vita, buttarsi da un ponte. Un oro olimpico nei cento metri più uno nella staffetta valgono non meno di un nobel della fisica o letteratura. Anzi di più perché i Nobel sono ahimè soggetti anche a politiche e quindi non sempre veritieri (Mc Carthy, Borges, Wallace senza nobel…), nello sport un oro olimpico é semplicemente da numero 1 al mondo e per sempre, e anche solo andare all’Olimpiade equivale a essere fra i migliori 20 o massimo 50 al mondo, che alzi la mano chi può dire ciò della propria professione o vita.
Un grandissimo allenatore mi ha detto, se hanno smesso con te, non c’era proprio niente da fare.
In realtà io avevo anche fallito con due fuoriclasse del calcio a 5, Giovanni Pietricola e Enrico Roma, e anche con loro, sicuri da campionato del mondo e gran stipendio, diedi veramente tutto il mio tempo.
La mia migliore qualità è quella di pavimentare bene le strade verso l’eccellenza di sé; riconoscere un talento, affiancarlo… chi ne ha approfittato é stato Yuri, che pure le sue scelte di vita andavano contro quello che avevo immaginato per lui da piccolo, Matteo (Della Bordella), Bea e Valentina. Vero, Vale ancora non ha raggiunto l’eccellenza, ma la nazionale senior si, ed era partita dalle retrovie regionali.
Esiste una ricetta per raggiungere l’eccellenza di sé?
Si.
Sono presuntuoso: si, e io lo so.
Una ricetta molto, molto complessa, con dettagli che toccano fisico tecnica mente socialità.
Io quella ricetta l’ho completata, su di me, nel 2005. Dal 2005 al 2011 sono arrivato al Top mondiale in quello che facevo, scoprendo e valorizzando anche Matteo. Ho applicato la stessa ricetta a Bea, Vale, Juri, Samu, le due Giulie,… Con Pietricola e Roma era già stata abbozzata bene ma non del tutto.
Solo che la ricetta deve anche essere sposata da altri e per più anni. Mia moglie sposò la mia, per dire.
Qualcuno sarebbe curioso degli ingredienti di tale ricetta, e in realtà sono i seguenti, ma non bastano gli ingredienti, vi avverto.
Basta che il forno sia a temperatura sbagliata per dieci secondi e la preparazione di decine di ore va a ramengo. Per uno sportivo, basta un giorno di sgarro per fregare anni di preparazione. Nel lavoro é molto molto difficilmente così. In due giorni senza dormire al Cern nel ’91 assaggiai questa cosa, ma non la sedimentai. Per questo poi ho perso tempo dal ’92 al ’99.
1) l’eccellenza prevede severissime autodiagnosi.
2) il tuo partner di vita (famiglia o fidanzato) deve essere totalmente dedicato a te. Ogni loro intralcio è gigantesco viatico al fallimento. Anche un solo genitore in famiglia che consideri uguale ad altri un Under 16 nazionale, e non invece qualcosa di unico, ecco, molto probabilmente sarà un grosso problema
3) il tuo allenatore deve essere dedicato a te completamente, indipendentemente da quanto lo paghi. Non deve dormire, per te. Deve sacrificarsi, per te.
4) devi immediatamente consapevolizzare che 100/100 nella maturità non sono nulla per la vita. Non hanno nulla a che fare con cultura maturità crescita intelligenza. Anzi… quindi una quarta e quinta liceo non devono prevaricare passioni artistiche e sportive baciate dal talento.
5) gradualità. Accettazione della sconfitta. Non esiste fallimento se fai tutto quello che devi fare secondo l’allenatore. Le sconfittoe però ci sono e sono tante
6) flessibilità.
7) mai fidarsi di sensazioni e convinzioni. Sbagliano così spesso rispetto ai dati matematici e statistici che parlerei di veri e propri inganni
8) Consistenza. Giorno dopo giorno. Per mesi e anni. L’atleta é persino più obbligato a essere coerente e consistente di un grandissimo ricercatore. Lo paragono all’astronauta. Durante una missione anche di mesi non puoi sgarrare un’ora. L’atleta di uno sport serio… Per anni…
9) cultura. L’atleta deve leggere libri anche di grande livello e ascoltare, imparare ad ascoltare, musica di livello. La musica elettronica, il rap, il pop, il metal dozzinale, il rock dozzinale, non accompagnano: inibiscono. Di ogni genere c’è della specialità. Quella bisogna ascoltare. Perchè dietro un grande pezzo musicale c’è un impegno enorme, sulla singola nota cantata o suonata, dietro al dozzinale non c’è niente. Capire la voce di Cornell o Tate o l’assolo di van Halen o il testo di Nobody Home o perchè Fronte dal palco è stato come Made in Japan un live da oro olimpico. Capire il meglio di oggi, e ce n’è parecchio.
10) fortuna. Con due volti diversi. Riconoscere di avere una grande fortuna nell’avere talento e poterlo usare, ma nello stesso tempo avere e meritarsi fortuna. E compiere scelte che non siano mai irreversibili perché certamente in tal caso la fortuna ti abbandonerà
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