Poco dopo la laurea in Ingegneria e i primi viaggi in Australia, Thailandia, Guatemala, etc, mi iscrissi a Filosofia.
Niente, avevo capito che nonostante il voto di laurea e i 4 articoli pubblicati sulla più importante rivista di fisica al mondo, avrei dovuto stare di là…
Ok, coda alla Statale per l’iscrizione, ragazze everywhere con consapevolezza che il mondo umanistico era decisamente di un’altra estetica. E, tolto l’esame di Matematica che mi affibbiano 30 di default per il voto di laurea in Ingegneria, il primo esame si rivela appunto Estetica, fra l’altro con un prof che era sempre in televisione, tal Zecchi, indubbiamente fascinoso a vocabolario ma che aveva qualcosa di finto dentro e fuori, pensai. Però era una bella sfida, intellettuale dico, per cui presi ‘sto programma e puntai all’esame. Lavorando, non potevo frequentare (cosa che ad Ingegneria non avevo comunque fatto, ma devo dire che con tutte ‘ste ragazze in circolazione lì ti veniva più voglia…), e cardine del programma era il libro Faust, di Goethe.
Ragazzi, me lo lessi due volte, soffermandomi su dettagli, come in questo video, come neppure in certi esami di Ingegneria. Non era solo l’ambizione a guidarmi, volevo il massimo perchè era come entrare in un altro mondo, e ci volevo entrare a propulsori accesi, di modo poi da avere la scia giusta per laurearmi alla grande, e magari poi chissà. E insieme al Faust, c’era da studiare la Metamorfosi delle piante, Dio che mazzata.
Insomma di giorno lavoro, e sul metrò e la sera studio. Ci dò dentro. Siamo sulle 18 ore al gg, senza sconti. Di cui 8 di risate varie, alla Laben, ambiente di lavoro che manco Zelig, e il resto giù su Goethe, piante, Faust, etc etc.
Manca una settimana all’esame, sono su metrò, sto per arrivare al capolinea, Sesto FS, mi addormento sulle centinaia di pagine di appunti…mi sveglio di soprassalto, leggo Sesto FS, balzo fuori.
Ho detto balzo fuori, non PRENDO GLI APPUNTI CON MILLE MIE NOTE e balzo fuori.
Faccio tipo cento metri, casa non è lontana, e realizzo.
Torno di corsa, corsa massima, verso la metropolitana.
Cerco custodi, partono telefonate, etc etc
Ora, io studiavo, avevo sempre studiato, così: circa 30 giorni a full immersion per la comprensione, e poi dai 3 ai 5 gg per la memorizzazione. Praticamente a cinque giorni da un esame ero neppure da 18, e poi mi alzavo, puntavo sempre e comunque al 30, rifiutavo sotto il 27.
Niente, ho abbandonato.
Ho proprio abbandonato. Avrei dovuto riscrivere mille ore di appunti, saltare ovviamente l’appello, etc etc…
Mi sgonfiai totalmente di motivazione…era un segno del destino troppo potente.
Dopo dieci anni mi arrivò la lettera dalla Statale che non ero più studente…
Niente, ieri sera tardi a sorpresa vedo questo video, e mi è venuta in mente tutta questa storia. Perchè i DETTAGLI di questo video erano proprio quelli che Goethe aveva illustrato con la sua genialità. Estetica, appunto
Pensare che sono tutti dettagli che ho davanti agli occhi quando voglio, e su cui mai mi ci sono soffermato, mi ha fatto ancora più pensare.
E così il buongiorno lo dò con questo video
https://www.youtube.com/watch?v=4OY59UbvFVk
DETTAGLI
Luglio 31, 2016 | 0 commenti