Fabio Palma

Infinite jest

PENSARE e CAPIRE

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Ho un livello di attenzione e coinvolgimento sbalorditivo quando insegno o tengo conferenze, e mi viene sempre il dubbio che quello che dica si presta a guardarmi facendo finta di seguirmi pensando invece ad altro. e lo dico perchè io sono un mago in questa capacità attoriale, sono stato capace di fissare con sguardo focalizzato e quasi emozionato dal coinvolgimento decine di professori ed oratori pensando invece ai fatti miei, e l’ho sempre fatta franca,
Per questo non mi illudo, nelle classi dove insegno ora, dove ho insegnato in passato, dove alleno o dove ho allenato, e nelle circa 70 conferenze tenute su vari argomenti, non solo arrampicatori o letterari; una telecamera di sorveglianza avrebbe sempre dato esito sconcertante, attenzione altissima e coinvolgimento massimo, ma chi lo sa, nella realtà, cosa bricola dietro quei nervi ottici.
Cerco sempre di dire ai ragazzi e alle ragazze che la cultura è tutto, e che la scuola è solo un luogo come altri da cui attingerla, e raramente è quello primario e più importante e meglio qualificato, non siamo più ai tempi della Grecia classica o della cultura egizia e lo so che potrebbe sembrare una proposizione inqualificabile, ma è davvero quello che penso, perchè anche decenni fa avevo amici da terza media più colti e acuti e profondi di me, e compagni di università usciti con bei voti con una capacità di analisi, di comprensione e di osservazione deficitaria a dir poco.
Io sono per il test del QI, pubblico e ufficiale, l’ho detto e scritto e non per snobismo, e per test pubblici di cultura, perchè sono i test che ti posizionano, ti fanno capire dove sei, chi sei, dove puoi migliorare, che diritto hai di giudicare il prossimo. Alleno 24 atleti tra i 12 e i 18 anni e hanno fatto dei test, ad ogni inizio stagione, come cazzo potrei allenarli altrimenti? come sapere se un atleta è debole di deltoidi, scarso in scioltezza, forte di dita e scarso nei pettorali?
Abbiamo tutti bisogno di sapere dove posizionarci, dove siamo, perchè abbiamo tutti, e sottolineo tutti, le capacità di riposizionarci. Le sensazioni su cosa sia giusto o meno giusto sono almeno al 50% sbagliate, è così nello sport e figuriamoci in tutto il resto. Tutto quello che mi hanno lasciato 5 anni di Università è stato questo: fidati solo di ciò che è suffragato da dati ( a ben pensarci, bastavano due o tre orette per insegnarmi ‘sta cosa, e invece mi sono fatto il culo per 5 anni…va beh…)
Scoprire che si ha una cultura da leader al 40% (quelli che sui palchi dicono slogan autocontradditori con la gente in standing ovation, oggi Meloni e Salvini, ieri Di Maio, l’altro ieri Renzi, prima il prescritto, e così via), ovvero essere una persona facilmente pietanza dei furbi, del marketing e dei social abilmente guidati, è un bagno di umiltà da cui una buona parte ne uscirà come prima, ovvero continuerà ad essere carne da macello e voti facilmente raccattabili e consumatori addomesticabili etc etc, ma molti, ne sono sicuro, avrebbero uno scatto di orgoglio, si svestirebbero di approvazioni irragionevoli e pungolerebbero datori di lavoro, aziende venditrici e politici e media etc etc.
Ovviamente ci sono un sacco di esempi negativamente positivi che fanno dire e pensare ad un ragazzo, ma che cazzo me ne fraga della cultura, quel procuratore calcistico ha una cultura da prima media ed è milardario, quella tipa non sa neppure distinguere una guerra da una pace e ha milioni di followers ed è piena di soldi, e allora spiego ai ragazzi che dietro a questi esempi fortuiti o fortunati o che comunque esistono ci sono milioni e milioni di carni da macello che non avendo cultura sono rimasti in balia del prossimo, sul lavoro o nella vita in generale.
E quindi.
Ci sono due cose che vorrei suggerire di leggere, alla fine di questa sbrodolata:
Il libro CRONACHE DI UN DOPOBOMBA, che ha formato sangue del mio sangue più di ogni altro libro insieme a UN OSCURO SCRUTARE e CUORE DI TENEBRA ( ehi tu, venti anni di scuola non raggiungeranno mai quello che ti possono dare questi tre libri, sappilo genitore, sappilo adolescente, sappilo adulto anche con buona posizione sociale, sappiatelo TUTTI, cribbio, fidatevi.
E il pazzesco discorso QUESTA E’ L’ACQUA, che qui linko e che è fondamentalmente tutto quello che ho sbrodolotamente scritto ma ovviamente enunciato meglio, con più profondità e acume, e un’intelligenza superiore
CAPIRE in che acqua si stia nuotando, non è mica lo scopo di questa vita da cui dovrebbe dipendere tutto?

http://www.sfrancesco.it/wp-content/uploads/2015/03/Questa-e-lacqua-David-Foster-Wallace.pdf

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