Da ieri sono Presidente dei Ragni di Lecco, in cui sono entrato nel 2004 insieme a Giovanni Ongaro, Giovanna Pozzoli e Cristian Brenna. Non avrei mai pensato che sarebbe successa una cosa simile e a dir la verità la prima volta che ci pensai fu 5 anni fa, quando mi fu chiesto dalla stessa persona che mi volle nel gruppo nel 2004, Simo ( Simone Pedeferri).
Ecco il mio programma
SUPPORTO ALLE SPEDIZIONI ALPINISTICHE
Troppo spesso si è sentito in questi anni parlare di altro. Il gruppo dei ragni è un gruppo alpinistico, non politico, e Alpinismo e Arrampicata in ogni loro forma, dalle spedizioni internazionali moderne all’arrampicata in falesia, gare e Boulder, devono essere la prima priorità. Anche i viaggi d’arrampicata e di Boudler devono essere supportati, un personaggio come Fred Nicole è diventato leggenda e noi abbiamo dei fortissimi Boulderisti che ci possono portare materiale fotografico da luoghi remoti.
Il tentativo alla Ovest della Egger ci ha tenuti col fiato sospeso e la decisione dei due Matteo di provare a fare una cosa simile in due è la più bella scelta che io ricordi da quando sono nei Ragni, mi ha ricordato il Murallon del 1984. Noi siamo un gruppo di scalatori, prima di ogni altra cosa. Non deve più succedere che una grande idea come Liberi in Libera, di Simone, rimanga un’iniziativa non supportata neppure a livello interno
ACADEMY
Ho trovato molto interessante un’iniziativa riportata da riviste di Steve House, l’Academy dell’alpinismo
Così come le Università sono nate per far fronte a nuove esigenze dal mondo del lavoro e delle ricerca scientifica e umanistica, così Steve House e altri si sono resi conto che le scuole di alpinismo non possono essere più efficaci nel preparare alpinisti di alto livello essendo indirizzate ai neofiti.
E’ ovvio che una normale scuola sia obsoleta a tale scopo. Oggi il livello è altissimo e ci vogliono anni, non pochi gorni di corso, per avviare al grande Alpinismo, e noi Ragni siamo l?Elite, siamo il più grande gruppo alpinistico al mondo. Abbiamo bisogno di una Università nostra, con dei paletti di ingresso, per accompagnare con i nostri migliori elementi giovani su grandi pareti e grandi vie. Perchè il primo problema di un giovane ambizioso è che non trova compagni, facciamo fatica noi! Non pensate ad una scuola o un corso, ma ad una serie di uscite su grandi vie alpine con ragazzi che scalano insieme ai nostri migliori, magari proprio sulle vie aperte da noi.
E’ mia proposta quindi di fondare l’Academy dei Ragni con modalità da definire
FILM e VIDEO
Il successo dei film sul Sasso Cavallo e Wenden, che ho proposto un anno fa, mi inducono a continuare su questa strada. Questi due film sono in attivo e certo non sarà facile coprire i costi di altri film in questo modo, ma credo sia la strada migliore per diffondere chi siamo, come ci muoviamo, i nostri sogni e anche le nostre fatiche. Pensate ad una serie di film sulle Spedizioni, sulle grandi vie delle Alpi. Si tratta di trovare giovani registi e di sfruttare le nuove tecnologie che consentono oggi di girare in parete con budget limitati
BOOK e ENCICLOPEDIA
il Book dei ragni l’ho proposto per venire incontro ad adidas che ci chiedeva una presentazione efficace, e ci hanno detto, testuale, che fosse migliore di quello del Milan!
Per questo ho pensato di espandere questa iniziativa e di creare una vera e propria Enciclopedia, a Volumi. Si tratta di digitalizzare foto e articoli, di mettere tutto On Line perchè adesso si può, in modo di avere tutto accessibile in pochi secondi, e di stampare su carta i Volumi se troviamo uno sponsor. In effetti, i Book sono già i Volumi di questi anni. E l’archivio On Line può essere poi utilizzato per fare un Film o un nuovo libro sulla storia dei ragni che arrivi ad oggi. Ovviamente gli anziani saranno coinvolti nel recupero del materiale e portare tutto su Web sarà un lavoro lungo ma poi avremo tutto a portata di mano anche quando giornalisti o Tv ci chiederanno del materiale. Sogno un’enciclopedia multimediale e perfino interattiva, dove su una foto online cliccando si apre un video o un film, moderno o storico
CHIODATURE FALESIE
Propongo di destinare parte del budget che abbiamo dagli sponsor, magari il 10 per cento all’anno, alla chiodatura di nuove falesie in tutta Italia. Pensate al potenziale del Sud, della Sicilia per esempio. Anche molte falesie della nostra zona hanno bisogno di richiodatura. Abbiamo già visitato falesie del Sud Italia che sono risultate spettacolari, da scalarci e da fare servizi fotografici. Oggi è dalla falesia che si arriva alla Montagna perchè le difficoltà tecniche delle grandi pareti sono sempre più alte e quello che fece Glowacz e prima ancora Gullich e Albert è la norma. Oltre al fatto che l’arrampicata in falesia vede tanti di noi sia come forti arrampicatori che come chiodatori e quasi mai si sa delle nostre falesie chiodate. Siamo editori e potremmo perfino fare delle guide, ma intanto cominciamo a pubblicare le cose che abbiamo già fatto, e ad aiutare i chiodatori amici sparsi per l’Italia
NEWSLETTER
Propongo di istituire una newsletter con cadenza bimestrale che racconti anche ai soci che noN vengono alle assemblee o che vivono lontani tutto quello che facciamo e che faremo.
E la newsletter sarà il nostro diario, il termometro della nostra curiosità. Ogni socio vedrà se saremo immobili o volitivi
SPONSOR
Senza sponsor non si fa nulla, inutile nascondersi. Sono stato fortunato o bravo o tutte e due a contattare adidas e ad avviare quella collaborazione. Le istituzioni oggi non sovvenziano più come nel secolo scorso e le grandi paretI tecniche non sfondano a livello di interesse come un 8000.
Mi impegnerò a trovare altri sponsor perchè qualunque programma resta sulla carta se non si hanno coperture sponsor di aziende, e non deve mai essere un’unica azienda a seguirci ma almeno 3, più sponsor a singole idee.
SITO
Il sito deve essere vivo, è la nostra immagine e deve diventare quello che siamo davvero. Riportare tutto, dalle considerazioni personali, i nostri blog, alle spedizioni, ai viaggi, ai racconti storici. Deve risultare, per un appassionato, una miniera, e riportare più pagine possibili in Inglese. Abbiamo una montagna di cose da mostrare, pensate alle Relazioni delle nostre vie, alle storie che mandiamo alle riviste, alla Palestra che coinvolge tante famiglie, alla serata annuale. La cosa più incredibile è che digitando ragni di lecco non viene fuori il nostro sito, e questo è molto grave. Noi dobbiamo essere un riferimento mondiale, come possiamo esserlo anche a livello locale se non siamo neppure nelle pagine dei motori di ricerca? Dobbiamo mettere più contenuti, farci trainare da foto, storie e anche video, e coinvolgere gli appassionati. La nostra comunicazione deve essere onesta e schietta, non spacciare cose normali per imprese mirabolanti. La storia del nostro gruppo è fatta di tante epopee, come il Torre per due volte, il Murallon per tre anni, il Piergiorno per più di dieci. Nel sito queste epopee ci devono essere, bisogna rintracciare gli articoli o scriverni di noi, e un appassionato con un click deve scoprire le nostre grandi salite, e anche le nostre tante sconfitte,