Anche il Sig. Fosbury inventò qualcosina, eh, e un pò di storia la merita. Vediamola
E’ al liceo quando il giovane e ossuto Dick si infatua di uno sport in cui proprio non è portato e anche la modesta quota di 153 cm ( ragazzi, io in terza liceo saltai 165cm e arrivai quarto ai giochi della gioventù, quindi Dick era veramente scarso, fatemelo dire…) che costituiva una sorta di minimo per prendere parte alle gare scolastiche…beh, era un ostacolo difficile da superare. Un altro ragazzo, molti anni prima, aveva fatto la stessa cosa, e pure una donna. Ma Dick non lo sapeva, e non è la prima volta che più umanoidi arrivano parallelamente alla stessa invenzione. In ogni caso, lui affina il gesto e migliora: con 1,91 firma il nuovo record del liceo Medford e con 1,97 è secondo nelle gare statali. Un cronista locale scrive “Fosbury assomiglia a un pesce che salta dall’acqua e cade nella vostra barca”. La realtà è che quando Dick piomba giù rischia la paralisi e il mondo accorre a sua insaputa con un’altra scoperta, i trucioli di legno o i ritagli di gomma che lasciano spazio ai sacconi. Insomma, Dick non avrebbe avuto scampo, oggi lo sappiamo, ma la tecnologia andò al suo passo.
Quando si trasferisce a Corvallis, alla Oregon State University per studiare ingegneria civile, Dick firma 2,08, nuovo record dell’ateneo. Poi sale a 2,20 e insomma va alle Olimpiadi di città del Messico, quelle dei record leggendari sui 200 e 400 metri.
Il 20 ottobre è il giorno: tutti ad aspettare quel che combinerà il gambero. E’ presto detto: Fosbury non fa flop, il contrario. Tutti i salti alla prima, meno 2,24 che arriva alla terza: record olimpico e record americano. Vengono scattate più fotografie in quel momento lì che oggi quando belen entra su una passerella. Beh, segno che c’è una speranza…Qualche anno fa, dopo i suoi 60 anni, Fosbury è stato colpito da un linfoma alle vertebre. Ne è uscito, e anche qui con un bel salto.
Non so quanto sia importante per la storia dell’umanità un tizio che salta come un pesce dentro una barca, ma ho il sospetto che sia molto, ma molto più importante, di tante cose che ci vengono spacciate per importanti…