Fabio Palma

Infinite jest

SLIDING DOORS

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Entra quel professore e dice, c’è xxxx yyyy che ha telefonato al dipartimento per delle ripetizioni a suo figlio, liceo, materie scientifiche.
Contestualizzo: dipartimento di fisica del Politecnico di Milano, io reduce da 45 giorni di viaggio extraeuropeo, due mesi prima mi ero laureato, insomma ho ri-scoperto la vita dopo 5,5 anni trascorsi con 3 ore d’aria la domenica pomeriggio, partita di campionato di ping pong il sabato pomeriggio, due allenamenti serali sempre di ping pong, il resto studio totalizzante, capillare, amebizzante, anestetizzante rispetto a qualunque relazione sociale che non fosse la squadra di ping pong e fidanzata di allora che studiava pure più di me (quasi). Mentre le varie teste del laboratorio, oggi tutti professori, meditano la risposta, io dico, ok gli telefono io, in una di quelle risposte senzasaperedichesitratta che possono o farti fuori o cambiarti la vita.
Poco ci mancò che la vita me la cambiò VERAMENTE. Il tipo era notissimo commentatore di formula 1 televisivo, lo chiamo, mi fa, le va bene un milione e mezzo al mese? Era gennaio 1991, Signori, ovviamente risposi di sì senza neppure chiarire ore e logistica.
Che, la sera dopo a casa sua, si precisarono in 4 sere al mese, a casa sua, 200 metri da fermata metropolitana linea rossa, la stessa che partiva da duecento metri da dove vivevo.
Fra parentesi io avevo pure attaccato un foglio proponente ripetizioni alla facoltà di biologia, e mi erano arrivate richieste in poche ore.
E dunque nei mesi successivi accadeva che mi dimenavo in esperimenti di basso livello in laboratorio per diciamo 5-6 ore, poi facevo un paio d’ore di ripetizioni, poi sparivo fino alle 4 del mattino a dilapidare i guadagni tranne appunto 4 sere al mese dal figlio in questione, che lo dico per aneddotica, in camera aveva televisore Mitsubishi pollici infiniti che io-manco-sapevo-che-la-Mitsubishi-facesse-tv. Una sera serissimo mio padre mi prende, mi blocca, mi fa: devi cercarti un lavoro, da ingegnere serio, cosa ti sei laureato a fare? Gli dico, beh, ma io guadagno e sto pianificando, ma cosa vuoi guadagnare senza un lavoro fisso, gli dico allora cosa sto guadagnando in totale, impallidisce, non trova la frase, poi mi fa, e comunque tornare tutte le notti all’alba la mamma si preoccupa, non ha tutti i torti, penso io, ma non glielo dico.
A fine Giugno succedono due cose, la prima è che dico a vari studenti sia universitari che di liceo di devolvere gli ultimi due mesi di ripetizione alla Caritas per alluvione Bangladesh, tanto l’estate me l’ero già pagata, e la Caritas mi manda poi una lettera in cui praticamente mi venerava come socio dell’anno o giù di lì, la seconda è che mi chiama il conduttore famoso, mi fa, guardi, mio figlio è stato rimandato in fisica col 5, tutte le altre materie è passato dal 4 al 6 o 7, siamo veramente contenti, le faccio una proposta, luglio a Punta Ala, vitto e alloggio eh, più compenso, anche figli di nostri amici hanno bisogno, poi prime due settimane di Agosto noi andiamo alle Bermuda, pesca d’altura, se vuole venire anche lì ci fa piacere, a rifinire la preparazione (ve lo giuro, ve lo giuro che disse così), e poi ad Agosto torniamo e…
E io lo fermai, gli dissi che avevo già dei piani per l’estate (che erano, Luglio a Sesto con amici, ed Agosto Portogallo e Sardegna, con amici etc…), glielo dissi serio, non ci pensai neppure un secondo. Non ci pensai neppure un secondo a mollare il laboratorio, e quindi a Novembre iniziai a lavorare in un’azienda, e son mica sicuro che invece questa fu cosa buona e giusta, ma comunque. Che io mai e poi mai più avrei guadagnato mensilmente come guadagnavo in quei mesi dissoluti là, dove peraltro mi dissero pure chiaro e tondo che chiedevo troppo poco per le ripetizioni e rovinavo “il mercato”.
E così ci sono un milione di svolte nella vita e una decina di quelle sono decisive, e penso che quella risposta al telefono, secca e senza pensarci su, fu una delle mie top 5, nel senso di cambiamenti. Perchè in quell’agosto scoprii in Sardegna la speleologia, e quindi anni dopo l’arrampicata, etc etc. Credo che in cinque anni di quella vita là avrei accumulato una barca di soldi e amicizie di un certo peso, no diciamo conoscenze, e poi chissà, e non dico che sarebbe stata per forza una vita sbagliata, dico solo che sono contento così. Con foto come queste. Valgono più di mille pescate d’altura, o forse no, ma insomma a me va bene cosìVenezuela F1060006

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