Fabio Palma

Infinite jest

ROMA

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A Yuri è stato affidato questo documentario, di cui vedete il trailer, a seguito della visione dei suoi lavori del 2015 e del suo operato come cameraman all’evento L’Eroica, tenutosi a inizio Ottobre nel territorio delle colline del Chianti (un evento sensazionale e meraviglioso, che invidia!. Quanto c’è da imparare, da simili istituzioni e organizzazioni).
https://www.youtube.com/watch?v=m11DyXq8x-U
In sostanza, Roma vista attraverso la bicicletta.
Ovviamente è stata una sorpresa totale, perchè Roma è terra del cinema italiano e certamente non mancano i filmmaker, ma il committente, la Granfondo di Roma, è stato molto colpito anche da una sua valutazione tecnica rispetto ad un altro lavoro, e quindi dalla sua competenza. A me non è rimasto che valutare la proposta, assemblare il team intorno a Yuri, e pianificare il tutto. Yuri va a scuola e quindi abbiamo già dovuto declinare proposte anche straniere, ma questa di Roma, sia pure con difficoltà (lui può girare solo di Domenica…), è compatibile. Inoltre Roma faceva parte dei suoi 10 sogni come videomaker, e se è vero che per posti come la Nuova Zelanda e Mosca dovrà ancora aspettare, beh, Roma è in fondo a portata di…corse!! Arrivo il sabato sera notte, si gira dall’alba fino a poco dopo il tramonto, ritorno a casa alle 23.00, lunedì mattina scuola! Girare ai fori imperiali alle sei del mattino…è la prima cosa che ha visto di Roma con la luce naturale!! Il colosseo, con l’attrice, alle 6 del mattino, illuminato dall’alba.
Nel trailer (questo è quello artistico, poi ce n’è un altro che include anche immagini di repertorio della Gran Fondo) ha messo dentro quasi tutto quello che sa, e ha sperimentato. Girato in 4K, con una cura molto sofisticata della Color correction (che ha studiato nel 2015 in numero di ore incalcolabile), con alcune tecniche di ripresa praticamente da lui inventate e altre comunque molto poco note in Italia. Quello che ha un po’ stupito tutti, me per primo, è il giudizio che è stato dato da un cameraman e videomaker del settore (lo cito volentieri, Christian Bohm. Un uomo eccezionale da tutti i punti di vista) all’indomani del lavoro su L’Eroica: ovvero, che le sue riprese avessero un gusto artistico assolutamente unico, oltre ad un livello tecnico eccellente. (“Yuri è il numero uno!!”, mi scrive ad ogni sua uscita. E Bohm è bravissimo e fa lavori internazionali ricercatissimi!! )
E io e un po’ tutti sapevamo delle sue conoscenze tecniche per le riprese sofisticate, così come del livello tecnico come videomaker (altrimenti non vieni selezionato dai Festival internazionali), mentre il gusto artistico (“sa riprendere una fontana come non ho mai visto fare a nessuno”) se l’è evidentemente sviluppato in quelle migliaia di ore consumate dietro a film e documentari fin da quando aveva cinque anni, da quando insomma si rivedeva i dvd della National Geographic anche dieci volte e recitava a memoria quello che dicevano, commentando il modo in cui venivano fatte le riprese, e così via. In famiglia ci si divertiva a sentirlo così coinvolto, quello che proprio non immaginavamo è che lui stava già STUDIANDO. Chiedeva come regalo di compleanno e di Natale montagne di DVD, e dai dieci anni anche film veri e propri, ed evidentemente aveva già dentro quella pulsione di voler anche FARE, e poi dai 13 anni…è partito!!

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