Fabio Palma

Infinite jest

L’EX DELINQUENTE ALLEN IVERSON

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E’ un governatore che deve dare un parere su una grazia la persona chiave in questa storia qui. E partiamo male, vorreste che fosse la legge a decidere la vostra vita?
C’è un tizio che arriva al mondo uscendo dal ventre di una quindicenne, e del padre nessuna nuova, tantomeno traccia. Qualcuno lassù decide di dargli qualche chance, comunque: per dire, cresci fino a 183cm, altezza sufficiente per non essere preso in giro fuori dal Nord Europa ma che automaticamente ti rende out per pallavolo, nuoto e figuriamoci basket, prenditi tutta la destrezza e agilità che ti serve per correre tra gli ostacoli con un qualcosa in mano senza minimamente soffrirne, e poi veditela tu.
Che fareste voi? Atletica, e speriamo in bene. Magari 110 ad ostacoli.
Lui però ha una particolarità: con qualcosa in mano, pure un’anguria, riesce comunque ad andare più veloce a zig zag del resto del mondo. Ah, altra particolarità: dalle parti dei polpacci gli mettono della dinamite ad accensione continua.
Lui ci pensa su, ma non credo, e se la vede anche più che benino, perchè diventa il primo e ultimo dela storia a diventare campione di uno stato, la Virginia, sia nel football americano che nel basket. Il basket lo fa perchè costretto, “sport da femminucce”, dice. Solo il football americano ha mazzate che ricordano la boxe ma nello stesso tempo hai qualcosa in mano, ed è lì che decide di sfondare. E poi…
Basket?
Ma non è sotto l’uno e 85 ????
Infatti. Ma, dice uno che se ne intende, è come vedere Jordan, inciso a 33 giri, andare a 45. Ah, c’erano i dischi, allora.
Gli amici? quelli che sono. Tutto sommato, per come e dove vive, non stiamo parlando di casini. La madre fatica a portare il pane a tavola, sgobba da paura e lui lo sa, quindi cerca di non esagerare. Non si buca, non spara e non spaccia, una sera è a un bowling e parte una rissa, lui è lì e viene beccato, di fatto non sta picchiando e quant’altro ma lo portano via, la cosìdetta retata, e sono cinque anni. E’ bicampione, dicevamo, quindi finisce su tutti i possibili giornali. E gli danno cinque anni, Cinque anni di carcere a una promessa di due sport, punto e a capo, resto della vita in extra dubbio e tutti a casa.
Solo che la madre è una tipa tosta, fa un casino della Madonna, coinvolge tifosi, avvocati che non si fanno pagare, e finisce che tocca al governatore. Ah, già. E’ un nero, Allen, quindi l’opinione generale è che i cinque anni se li debba fare.
Il Governatore esamina le prove, che di fatto non ci sono. Era lì, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ci ragiona su, e dopo 4 mesi di carcere ne esce. Non toccherà mai più una palla di football, ma per noi occidentali, che non ne capiamo una mazza, è meglio così. La madre va alla Georgetown e fa un tale casino di pianti e implorazioni che l’allenatore di quel college accetta di pigliarsi quel ex carcerato. Niente da dire, in allenamento va…ma la gente, sappiatelo, è tutta contro.
Tranne i tifosi di Georgetown dopo la prima partita, però, perchè Allen Iverson anticipa l’era delle playstation. Piccolo da rosicare, ridicolmente inadatto a un parquet di basket, non lo ferma nessuno. Lo pestano come si può pestare uno a basket, non è la boxe ma insomma, le botte le prendi eh, ma non basta. E lui non ha paura di nulla, e guardate che non è esagerato parlare di paura. Qualche anno dopo giocherà contro Shaquille O’Neal, 216 cm per 140 kg, lui 70kg. Il doppio l’altro, la metà lui. Signori, per favore prendete fiato. E immaginate di fare qualcosa contro qualcuno che pesa IL DOPPIO DI VOI. E comunque tutti gli altri almeno il 50% in più!!! E ‘sto sfigato…non avrà MAI paura di entrare nell’area piccola, rimbalzarci, avere lividi da ogni parte, ma segnare.
Arriverà in NBA come prima scelta, stabilirà molti record, segnerà come pochi nella storia, sarà il primo giocatore NBA a tatuarsi da pugile con mille macchie tranne la paura, a farsi i capelli come nessuno si era mai fatto prima, ad arrivare tardi agli allenamenti, a fare di testa sua. “non voglio essere Jordan, voglio arrivare ad una certa età, guardarmi indietro, e dire, non ho voluto essere nessun altro”. 3/4 d’America gli va contro, perchè lui è chiaramente un cattivo ragazzo, ex delinquente, e ha pure osato, al primo 1:1, umiliare Jordan, il Re, che non è mai andato fuori dalle righe fuori dal campo e che veste giacca e cravatta meglio di Valentino ( meno male).
Insomma, cambierà la NBA, anche se non la vincerà mai, un pò sfigato anche, visto il periodo storico e la squadra in cui si ritrova. Ma dopo di lui verranno sdoganate un sacco di cose, tatuaggi e capelli acconciati ignobilmente compresi. Soprattutto, ai campus cominceranno a considerare quelli bassi come lui.
Al discorso del ritiro tira fuori un paio di sassolini dalle scarpe, e dice queste due cose qui
“Ho sempre pensato che fosse figo essere come me”
E la seconda
“Quel che ho fatto è essere me stesso, adesso, se guardate l’Nba, vedrete che ci sono molti giocatori tatuati e con le treccine. Prima si diceva che solo i criminali portavano dei capelli così, adesso queste treccine se le fanno anche i poliziotti. Avete capito quello che voglio dire? Ho creato uno stile”.
Sapete la cosa buffa? Quella faccia da schiaffi ha pure ragione. Avete presente la lista delle 100 persone più influenti al mondo che fanno ogni anno? Beh, Allen Iverson, l’ex delinquente che non vorresti MAI che tuo figlio ci uscisse insieme la sera, era nei primi 20 almeno. E cambiò lo sport di squadra più ricco del pianeta.

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