Riflessioni sulla coerenza dopo aver visto un capolavoro
Da qui in poi sarà una battaglia dopo l’altra. Ogni rivoluzione inizia combattendo i demoni ma i bastardi finiscono per combattere loro stessi.
Pochi giorni fa ho visto al cinema Una battaglia dopo l’altra, costringendomi ad uscire di casa alle 1830, guidare per mezz’ora e non aspettare che il film arrivasse a casa mia su uno schermo troppo piccolo.
Sul piano della qualità audio e video, in questi decenni ci siamo abituati alla regressione. Un grande film al cinema e’ incommensurabilmente più bello e grandioso rispetto a un qualunque schermo domestico per non parlare di quello del telefono, un concerto live con un grande cantante e un grande gruppo e senza autotune significano brividi epocali ma poi in certi luoghi (vedi ippodromo) costringono a volumi per i quali non senti nulla a trenta metri dal palco, e l’MP3 è semplicemente una mannaia sulla grande musica, sia essa metal, jazz, blues, classica. C’è tantissima qualità attuale nel cinema, nella musica di ogni genere e nella letteratura, solo che pochissimi amano la qualità e lo streaming ha si’ l’enorme merito di poter far conoscere di tutto ma a prezzo di uno scadimento enorme.
Ma questo film era l’incontro fra uno dei più grandi scrittori all time, e fra i miei dieci scrittori di culto, e uno dei più grandi registi moderni, con in aggiunta attori leggendari.
E così il film è stato un capolavoro di musica e situazioni, di riflessioni sull’incomunicabilità fra le persone, sugli ideali traditi, sul depauperamento dei sentimenti e della sensibilità in funzione del risultato atteso, sul tradimento di valori come amicizia e amore, a fronte di chi invece decide di vivere un profilo basso ma di essere coerente tutta la vita, inevitabilmente finendo ai margini, reietto, discusso e dimenticato. Perché chi è coerente ai valori di amicizia, sincerità e gratitudine viene osteggiato, dileggiato, escluso.
Quando l’amore e le passioni vengono disarcionate in nome del successo personale, cosa resta della vita? Scaglie di formaggio marcilente.
Quando manca la coerenza perché manca il coraggio, cosa può succedere?
L’allontanamento.
La coerenza è una qualità dannatamente dura da sostenere. Presuppone forza d’animo e solidità morale ma soprattutto fottersene della logica politica. In Una battaglia dopo l’altra c’è chi se ne frega delle logiche politiche, di sponsor o amministratori o dirigenti o politici o mediocri finiti al potere, le persone di qualità morale hanno altro da fare, non si abbassano all’incoerenza…ma finiscono per dimenticare le password (che incredibile metafora!!), allontanarsi dalle luci della ribalta ma essere fieri di sé stessi.
Rispetto, riconoscenza, coerenza, amore, amicizia, fiducia, sincerità.
Che valori complessi e complicati da sostenere. Se vuoi fare carriera in qualche ramo di questo albero vita sempre più pubblico per via dei social (e nel film fra le decine di scene simbolo ce n’è una che riguarda l’uso del telefono), qualcuna o tutte di queste qualità la devi affossare. Qualche volta sono stato tentato anch’io, ma posso dire che ce l’ho fatta a rimanere quello che sono, trasandato ma fermissimo su questi valori.
Un esempio? Ho sempre detto a Bea che se domani venisse Miroslaw o Jania a chiedermi di allenarle con un probabilissimo oro olimpico come destino finale, direi di no, per qualunque cifra.
Perché siamo partiti insieme e sarei io a fare un passo indietro il giorno in cui i fatti dimostrassero inadeguatezza.
Così ho sempre avuto pochissimi amici profondi, e alcuni ormai non li frequento più a causa proprio della vita che faccio, dedicata a chi lo merita. Paul, Dodo, Antoine, Pitax…anche Teo lo sento molto, molto raramente. Teo, Matteo Della Bordella, che oggi ha 40 anni, e che è arrivato al successo anche mediatico senza tradire la propria coerenza, e so che non è stato facile.
Quindi, andate a vedere questo film, visto che capolavori letterari come Infinite Jest e Meridiano di sangue e V e Arcobaleno della gravità sono impossibili da trasferire in un film.
Perché una battaglia dopo l’altra è quella che sento di dover fare ogni giorno per rimanere coerente a quei valori. Senza cadere in tentazioni, letteralmente.
Bob: Ehi fa attenzione.
WIlla: No.
Sono stato Willa al quadrato per 47 anni, sono diventato Bob dal 2017 e ho a che fare con la Willa più Willa che ci sia e ho un figlio che è Willa al cubo.
Sicuro quelli che dovrebbero capire non capiranno, ma voi Willa che siete capitati su questo post…ecco, per voi vale quest’ultima citazione del film
Porco cazzo viva la revolucion.
Appendice
E’ stato un 2025 molto più complicato del previsto, Bea si è rimessa in piedi con enorme forza mentale, personalmente ho dovuto affrontare situazioni anche politiche e dinamiche sociali per cui non sono proprio portato ed è stata anche per noi una battaglia dopo l’altra. La finale mondiale di Seoul con due 6”89 in giornata e il quarto titolo italiano sono due conclusioni che a metà Aprile sarebbero state date 1:100 dai bookmakers.
Ma entrambi in mezzo a una tempesta lunghissima abbiamo potuto contare su persone rette e di fiducia (Silvio Colnago, Sara, Tatiana, Yuri). Ero sicuro di arrivare alle qualifiche olimpiche del 2028 con 4 nomi, è rimasta Bea ed è la dimostrazione che si può arrivare in cima senza scorciatoie. Con sincerità, fiducia, rispetto, intelligenza, auto-analisi.
Una battaglia dopo l’altra, e ce ne aspettano di durissime.
Una battaglia dopo l’altra