Tutti gli stati occidentali sono stati trogloditi nell’affrontare la cosa per una totale assenza di cultura statistica, e quindi matematica, negli alti livelli decisionali.
Rispetto a Taiwan, Vietnam e anche Corea, considerando anche la densità demografica, posso tranquillamente affermare che siamo stati analfabeti funzionali con zero capacità di analisi logica, matematica e statistica.
1) Forse perché intrisi di cultura intollerante, si è data la caccia al cinese invece che cercare nella propria popolazione soggetti sospetti, ovvero tutti coloro che avessero polmoniti con tosse secca, già da dicembre. Un errore da primo esercizio di un esame di statistica dove i voti alti partono dal sesto e la lode arriva al decimo…che un’anestesista curiosa abbia fatto scoppiare il caso è motivo di sua genialità (incompresa…) e insieme di clamorosa deficienza di protocolli di ricerca. Come aver paura di una spia nemica quando al tuo interno hai già almeno 1000 corrotti che vanno in giro vestiti di verde. Cerchi la spia passata due mesi prima o quelli vestiti di verde?
2) era chiaro da subito dal caso Diamond Princess, con dati pubblicati ovunque, che il 38enne di Codogno non poteva essere il paziente 1 e che il virus era in giro da settimane. Con certezza praticamente assoluta dal 25 gennaio, con alta probabilità da dicembre
3) La chiusura scuole ha dato zero impatto, non c’è flesso corrispondente nella curva lombarda (anche considerando che i numeri soffrono di tamponamenti su campioni non significativi) e sempre i campioni statistici coreani e Diamond Princess davano la priorità all’isolamento di over 70 anni, immediato e con quarantena, con accordo con logistiche alla amazon per portare generi alimentari.
L’isolamento generalizzato disperde energie ed è IMPOSSIBILE
Le guerre si vincono con i numeri e la strategia. Non dai la caccia al runner isolato o all’adolescente o al cinese quando la statistica ti dice di isolare anche militarmente i centri di aggregazione di anziani (circoli, bar, case di riposo), dove il virus uccide si più e si propaga alla velocità della luce
4) Campioni casuali significativi con intervallo di confidenza almeno del 95 per cento, non tamponi a cazzo dai quali capisci poco. La statistica è alla base della diffusione di un comportamento, di un virus, di una popolazione in generale. L’esperto di statistica in gamba indirizza il virologo, il medico, il politico, il militare
5) se sopravviveremo, studiamoci taiwanesi vietnamiti e coreani, non americani o tedeschi o russi (di Putin ex Kgb mi fido come del gatto che vuole solo te). E ricordiamoci che la competenza matematica e logica ha sempre fatto vincere le guerre. Le sensazioni le hanno sempre fatte perdere.
6) La letalità, grazie al cielo, è molto più bassa perchè i contagiati attuali in Italia sono centinaia di migliaia (almeno 300.000, più probabilmente oltre 500.000). Perdiamo i nostri cari e amici e abbiamo paura per mancanza di competenza matematica ad alto livello e perchè il Sistema sanitario non era preparato ad un’epidemia. Al di là del becero tifo politico che sempre acceca, tutti dovrebbero ricominciare non da tre, ma da zero.
Io ero molto bravo nel 1987 in statistica, ora non prenderei 18/30. Ma mi duole constatare che nei piani alti ci sono stati errori strategici da 0/trentesimi. Che si impari