Qual è il livello di confidenza di alcuni numeri che ci vengono propinati?
Non lo trovo.
E quale sarebbe il campione per cui tale intervallo fosse almeno del 95 per cento?
Non trovo neppure quello.
Il principale motivo per cui non credo mai a nulla di quanto sostenuto da politici vari o giornalisti a libro paga è che a supporto di farneticazioni varie non vengono mai forniti tali valori. Statistica fu, dei 29 esami sostenuti, quello più utile alla vita quotidiana. Perché di limiti di funzione, di fissione dell’atomo e di progettazione elettronica si può fare a meno, ma di rigore statistico bisognerebbe cibarsi ogni volta che si va a votare o si ascolta una notizia.
Così ai pochi intimi virtuali che sono arrivati a questa ultima parte di post confido sommessamente che non avendo letto nulla di tali parametri essi siano o ignoti o così labili da rendere decisioni e cosiderazioni del tutto prive di senso (==》 ridicole).
Se tale valori (incidenza del contagio del famoso virus e tasso di mortalità per un intervallo di confidenza del 95 per cento) mi verranno forniti, allora cambierò la mia attuale considerazione sulle decisioni prese.
P.s. in una classe di 25 studenti isolati un professore corregge compiti in classe, dà i voti e poi perquisisce i due studenti meno brillanti trovando un foglietto con suggerimenti in uno.
Annulla il compito sostenendo in consiglio di classe che la classe copia e boccia tutti.
La sua decisione è corretta? Qual è l’intervallo di confidenza della sua ipotesi, ovvero che il 50 per cento della classe abbia copiato?
E niente…
La cultura e l’analisi di un test NON salveranno MAI il mondo
Io ormai non sono più capace di maneggiare numeri ed equazioni come un tempo, però anni di centinaia di problemi complessi mi hanno allenato a ragionare ed analizzare.
A mio parere bisogna riferirsi alla Diamond Princess e alla Corea. La Diamond Princess è salpata il 20 Gennaio e al 4 febbraio aveva un tasso di contagio del 19% e mortalità all’1% tutta fra gli anziani. E’ vero, su una nave da crociera l’età media sarà spostata dopo i 60 anni (a ricordare “una cosa divertente che non farò mai piu’ di Wallace a dir la verità no, comunque assumiamo che di giovani ce ne fossero pochini), ma i dati coreani dicono che questo virus è “carogn” verso gli anziani deboli, con malattie come ipertensione e diabete, mentre a letalità irrisoria sotto i 20 anni ( diciamo nulla) e trascurabile sotto i 30 (non fra le prime 20 cause di decesso!). Per dirla tutta, a credere ai dati coerani anche sotto i 50 anni non rientrerebbe fra le prime 10 patologie di cui preoccuparsi.
Siccome io di anni ne ho 55, qualche rischio lo corro, ma sembra comunque molto molto meno rispetto ad un infarto, a un ictus, o a un tumore. Probabilmente ci sono almeno 5 patologie più letali per la mia età che non questo virus, sarà confermato fra qualche settimana.
Quindi io proteggerei gli anziani e il resto “fuori tutti”, questo mi dice la statistica degli unici due casi a disposizione. Perchè, mi dice mia moglie, biologa e che lavorava con Pregliasco, dopo hai gli anticorpi e quindi in pratica il virus non può più circolare. Praticamente si tratta di una diffusione di specie, e in statistica e programmazione feci proprio una simulazione di questo tipo ( specie carnivora invasiva in un ambiente che ne era privo); proteggevi i cuccioli e gli anziani (deboli che correvano poco) con uno steccato e la nuova specie carnivora moriva!!. Potrebbero comparire delle mutazioni, ma non in periodo di tempo così rapido.
Gli anziani possono essere protetti per 4-6 settimane in alberghi, dargli dei contributi per muoversi con mezzi privati e non pubblici, organizzare un modo per non isolarli ma tenendoli lontani dal resto della popolazione. Per un periodo di un mese circa, dunque. Il Trasporto pubblico (sulle metropolitane milanesi ogni giorno circolano 3,3 milioni di passeggeri) e i loro centri di ritrovo devono essere monitorati.
Rinchiudere tutti in casa significherebbe solo contagiarli più facilmente in quanto sarebbero ovviamente a contatto con gli Under 30, verosimilmente contagiosi ma da asintomatici. Come per qualunque virus della famiglia coronavirus.
Mi auguro che ci siano matematici che consiglino il governo e che facciano simulazioni perchè chiudere tutti indistintamente non serve a mio parere a nulla se non a permettere al virus di colpire con più precisione.
Fra l’altro il 38enne di Codogno non può essere il paziente 0 o 1, o meglio lo può essere solo con probabilità infinitesima, perchè se il virus colpisce soprattutto sopra i 70 anni sarebbe veramente molto molto improbabile che un Under 40 fosse il primo italiano ad avercelo. Per me è almeno il millesimo o anche 10.000, applicando la distribuzione di contagio della Diamond Princess. Bisognerebbe vedere quante polmoniti ci siano state a Gennaio o anche Dicembre in Italia e mappare dove sono avvenute. Dal caso Diamond Princess mi viene da dire che il virus fosse in Italia da Novembre, e questo con probabilità superiore al 90%