Fabio Palma

Infinite jest

RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE

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26 anni, oggettivamente super figo, Campione del mondo dei 100 e 200 metri. Tutto facile?

Noah Lyles è uno invece delle migliaia di ragazzi e ragazze di enorme talento che per un pelo non è stato completamente divorato dalla depressione, fra il 2019 e il 2020

Ma come mai così tantissimi ragazzi e ragazze top nello sport cadono in depressione con serissimi risvolti che spesso travolgono l’intera vita?

La maggior parte della gente commenta il tutto usando termini come, molli, sfigati deboli, etc etc. Sono coloro che pensano che fare sport ad alto livello sia manna dal cielo, ti pagano per divertirti, cosa vuoi di più, vai a lavorare piuttosto

Dico la mia, ci vado giù duro

1) sempre stato così, ma prima non si chiamavano le cose col loro nome. Borg si ritirò a 25 anni e poi scivolo’ nella droga. Tutti pensammo, ma come fa uno secondo al mondo a ritirarsi a 25 anni? Come Borg erano tanti e tante anche allora, ma la depressione non si sapeva cosa fosse

2) la depressione non si sa cosa sia neppure adesso, nessuno specialista la sa raccontare e spiegare. Io la compresi da un racconto di David Foster Wallace. Circa nel 2005

3) fare sport come lavoro é mentalmente usurante più che qualunque altro lavoro io abbia conosciuto. Girano un sacco di adulti intorno che considerano atleti e atlete solo come bancomat di soldi e potere. Anche in piccole federazioni, in piccole società. A una Campionessa assoluta italiana e mondiale giovanile fu detto più volte, quest’anno non hai vinto nulla. Duramente. Lei? 17 anni. Carattere duro, commento secco “li odio, non capiscono un cazzo”, ma non tutti e tutte a 17 anni hanno un carattere così.

4) prendiamo l’arrampicata o l’alpinismo. Avete presente l’ansia di prestazione perché siete caduti a due metri dalla catena per 30 volte o siete sotto la parete per il sesto week end e piove? Ecco, sono cose risibili. É una cosa solo vostra, potete tornare e ritornare. Per anni. E se non ce la doveste fare, nessuno in verità vi dirà frasi come quella di sopra, nessuno manderà comunicazioni su come spendete il tempo libero, nessuno alle vostre spalle dirà, non si sta impegnando, spendiamo soldi inutilmente (saranno poi gli stessi adulti che andranno in giro a spese altrui alle spalle degli atleti, ricordo un nazionale di 22 anni di atletica che nel 2008 mi disse, ai campionati europei per ognuno di noi c’erano tre accompagnatori. Loro ristoranti e taxi, noi mensa e pullman di linea per andare al campo. E se arrivavi quarto c’era chi diceva, cosa lo abbiamo portato a fare)

Poi certo ci sono i social ma la quantità di persone inutili e dannose ai tempi di Borg era la stessa. 500.000 lettori della gazzetta allora, 500.000 lettori su web adesso

Per come la vedo io, dopo i 40 la gran parte del mondo adulto che ruota intorno a sport e arte é marcia, pensa solo a potere e soldi, e l’aggravante é che si è sempre meno intelligenti e reattivi e logici dopo i 40.

I 15enni, i 20enni, non capiscono regole astruse, non capiscono perché loro piccoli sgarri a regole di comportamento siano oggetto di dure sanzioni mentre ben più intollerabili errori di moralità ed etica di comportamento di accompagnatori dirigenti allenatori e giornalisti rimangano impuniti. E questi paradossi sono vissuti male, niente è vissuto peggio quanto l’ingiustizia nei giudizi da parte di un giovane che si allena super duramente tutti i giorni, va a letto presto, ha una vita sociale super diligente, e viene attaccato magari per una foto in cui si diverte qualche minuto o un momento, raro, di svago.

Ho bisogno di staccare ==> staccare da cosa…

È il classico commento da adulto immeritatamente qualificato a stare intorno a un giovane di talento sotto pressione

Noi allenatori dobbiamo nutrire anche lo Spirito di questi ragazzi e ragazze perché dietro a un fisico fantastico come quello di Lyles c’è una disciplina assurda, decine di sconfitte dolorose, e soprattutto squali a branchi.

Grazie a Dio ci sono allenatori come Greg Popovich o Steve Kerr o Carlo Mazzone e naturalmente anche nomi sconosciuti di eguale spessore ma credetemi, non sono la maggioranza. La maggioranza è fatta di mediocri che hanno fatto carriera politica in ruoli di gestione e che decidono su obiettivi e comportamenti di minorenni o comunque under 25, molto più intelligenti e maturi di loro e che non sopportano le ingiustizie e la mediocrità e modi di fare di schifosi approfittatori del loro talento

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