E poi questa storia qua, ma non perdete tempo, guardatevi il video, se ne avete poco. Dura 5′. Il video, non la storia. Quella l’ho scritta perchè mi piace scrivere, ma saltate al video, ok?
Sono appena arrivato e mi fa, bellissimo. Portami alla spiaggia dove si arrampica.
Ok, gli dico, ci andiamo, e percorriamo a nuoto il tratto tra la Molpa e l’arco naturale, gli indico dove feci a 16 anni un passaggio subacqueo e sono contento che non se la senta di farlo. Anzi, capisco che ero proprio un po’ incosciente, allora. Beh, non solo allora, ma proseguiamo.
Stanotte veniamo qui a fare Timelapse di stelle, mi fa. Spiego: il timelapse è una serie di fotografie che diventa video, e sostanzialmente mostra l’evolversi nel tempo di ciò che stai guardando, in pochi secondi concentri minuti ma anche ore. Se ci pensate, fa riflettere un casino, ‘sta cosa.
Gli faccio, Yuri, c’è una luna che manco il grattacielo di Dubai illumina così.
Lo so, mi fa, lo sapevo, ho fatto degli esperimenti a casa.
Torniamo alle 23, chi mi conosce sa che anche alle 6 del mattino sono attivissimo ma dopo il tramonto ho la stessa vitalità di Totti in Tv, comunque mi trascino nel posto e lui piazza le due macchine, una dentro la grotta e l’altra qui perchè “così mi fa la quinta” (breve e male: quinta quando a un certo punto appare qualcosa dietro uno spigolo o altro). Ha tutto in mente da giorni, è chiaro. Sì, gli dico, la luna in effetti tra pochi minuti uscirà da quello spigolo e ti farà una quinta come l’ingresso di Bolt in pista, però guarda che sarà tutto luminoso da paura e non vedremo neppure una stella. In qualche modo, lo ammetto, è per convincerlo che vada per la quinta, ma poi a nanna.
Sbuffa e mi fa, ti ho detto che so come fare, sovraespongo come una bestia.
Sovraesponi?!? Parentesi, credo che anche il più imbranato dei fotografi amatoriali sa che sovraesponendo viene tutto bruciato e non si vede una mazza. Fra l’altro oggi c’è guggle e segretamente ho digitato poc’anzi “come fotografare le stelle” e “timelapse di stelle” e vengono fuori fotografi noti e seri che su blog, forum e articoli e seminari spiegano che quando c’è la luna piena statevene a casa, etc etc. Per farla breve, mi assopisco, dopo un po’ esce la luna che pare un’astronave, la quinta so già che verrà da paura ma la spiaggia e l’orizzonte e il cielo diventano chiari che manco un arcangelo. Difatti la mattina alle 7.30, quando al computer compaiono gli scatti, io vedo un gran bianco. So già quello che stai per dire, ma guarda qua, mi fa. Parte una spiegazione che non ricordo ma che fondamentalmente ha qualcosa a che fare con le frequenze ottiche, in sostanza il chiarore della luna è su una banda di frequenza stretta, il sensore prende tutto, mi fa, sono i tuoi occhi che si accecano, per cui click click e ancora clik e…porca miseria, ecco le stesse, ricordi vaghi sul filtro arresta banda in elettronica ma è vero che a ingegneria ai tempi mi insegnarono a capire o a stare zitto, e quindi sto zitto e mi faccio un parallelo, che è un po’ questo, se sei accecato non ci vedi bene ma se a fianco a te c’è un occhio capace di distinguere sempre e comunque, quello riesce a vedere quello che per te è solo bianco, d’altronde cosa dicevano i greci? Che l’aquila fosse simbolo di conoscenza perchè capace di fissare il sole senza rimanere accecata (di fatti sua maestà Dante poi scrisse Aquila sì non gli s’affisse unquanco, Dante diciamo che nella Divina ha messo praticamente tutto tranne che si sarebbe arrivati alla Vernier, quello era troppo anche per lui).
Quindi per le notti successive sempre da qualche parte, dalla seconda io a dormire in macchina e lui fuori con cavalletti, chiaro senza luna comunque sarebbe stato meglio ma comunque non è male, no, poi ci siamo fatti due albe e cinque su cinque tramonti, e in sostanza cinque gg di vacanza sono trascorsi con perenni corse a filmare e fotografare, per cui questo è il primo video e ne arriveranno pare altri 4, non so quando e tutti molto diversi, pure uno subacqueo pare.
Buona visione