Fino a pochi anni fa mio figlio giocava a basket, quindi comprai un libro di P. Jackson, allenatore leggendario, che era la storia di un anno dei Lakers che conquistavano il titolo. Il libro poi non glielo diedi, perchè lo lessi prima e insomma le parolacce non mancavano.
Però era ed è stra-interessante: veniva fuori una vita, quella dei professionisti NBA, che sinceramente era al di là della logica. Ok, ok, guadagnano una montagna di denaro, ma era, ed è, veramente una vita dove devi avere una forza fuori dal comune, mentale intendo anche, e capii il perchè di quelli, molti, che non ce la fanno, quasi autorelegandosi in serie minori, o in Europa e nel resto del mondo.
Il giocatore NBA non vive, gioca e si allena e viaggia. Da 4 a 5 partite alla settimana, tonnellate di aereo, riunioni tecniche sull’aereo, raramente oltre le sei ore di sonno, spesso 4. Perchè dopo le partite serali c’è il BAGNO NEL GHIACCIO per i lividi, mezz’ora ( guardate la foto di questo post: cadono a terra da oltre un metro di altezza, di schiena o comunque male, decine di volte a testa. Poi ci sono colpi, gomitate, schianti, e stiamo parlando di pacchi di cento kg che ti vengono addosso…Per questo uno come Iverson, poco più di noi, o Rondo, o lo stesso Curry, nella foto,
che entrano in area piccola attaccando il ferro…beh, ragazzi, sappiate che ogni volta che lo facevano o che lo fanno beccano colpi da gente che pesa anche 30 kg più di loro, e ci vanno giù MOLTO pesante), poi mangiano (l’inverosimile per quelli sopra i 100kg, cioè moltissimi), poi faticano ad addormentarsi per l’adrenalina (Shaq mangiava più di 5000 calorie all’una di notte, dopo il bagno del ghiaccio, quindi vagava nei corridoi con gli occhi sbarrati fino alle 4, racconta Jackson, e se aveva perso era meglio stargli lontano. Altra nota, finita una partita Jackson va negli spogliatoi e vede tutto devastato, tutto. Una figura di merda. Arrivano i dirigenti. Una figura di merda. I lakers chiedono scusa, e interrogano tutti per giorni. Fuori i colpevoli. Poi Kobe Bryant va da Jackson e gli fa, senti Phil, Shaq quando perde a volta è nervoso. Jackson lo guarda: lo riguarda. Mi stai dicendo che ha tirato giù dal muro dieci lavandini da solo e ha sradicato da solo tutte le porte? Ehi Coach, io ti ho detto solo che a volte è nervoso, ok? che a far la spia si finisce male. Sorride e se ne va), e alle 7 cominciano a correre per l’aereo, ovviamente famiglia, insegnanti dei figli, etc etc, al seguito. Scesi dall’aereo si corre ad allenarsi, e spesso la sera stessa c’è l’altra partita. Per questo ogni tanto leggi di squadre devastanti il martedi sera, perdenti la sera dopo. Di giocatori mostruosi il venerdì, ridicoli il sabato. Sono pochissimi quelli che stanno oltre il 90% delle partite sopra cifre e statistiche importanti, non arrivano a dieci. Sei già un fuoriclasse, per dire, se azzecchi una partita su 3. Rispetto al calcio, i ritmi sono da altro pianeta, sia fisicamente che mentalmente.
E stanotte è successo che una squadra ha stabilito il nuovo record, ha vinto 73 delle 82 partite della stagione regolare. Delle 9 perse, circa sei erano fuori giri, 3 al pelo. Poi al pelo ne ha vinte una decina, le altre nettamente. Insomma, leggenda pura, con dentro almeno 3 fuoriclasse, e un quarto, Steph Curry, che da due anni è passato da grande giocatore (ma non grandissimo) ad alieno fatto e finito. Io che ho letto quel libro posso dire che ‘sta squadra per questo record ha vissuto 24 ore su 24 per mesi, neppure un’ora di distrazione, ve lo assicuro. Neppure un’ora. CONCENTRAZIONE e DEDIZIONE assoluta. Certo, guadagnano milioni di dollari, ne fanno guadagnare ad altri molti di più, ma la cosa che mi lascia allibito è che esistano, nel senso che ho avuto anch’io GIORNI di dedizione al cento per cento su qualcosa, ma per dire arrivare ad un mese consecutivo mi sembra già fuori dal pianeta terra.
Poi è stata l’ultima partita di Kobe Bryant, il quale sicuramente non avrà avuto marcature asfissianti, però era da due settimane che si risparmiava per questa ultima partita, e ha segnato 60 punti. Più che questo dato, resta il fatto che ha giocato 20 anni in NBA.
20.
20 di quella vita lì.
Ha guadagnato centinaia (CENTINAIA) di milioni di dollari, ma quanti hanno giocato 20 anni ai suoi livelli nella NBA? Meno di dieci nella storia.
Disumano, insomma. Pare che sia uno degli esseri più competitivi del pianeta, uno degli atleti più terribilmente focused e stronzi. Lebron James, altro alieno, ha detto “ogni momento che mi sentivo stanco, che volevo tirare il fiato, anche d’estate che mi allenavo dieci ore al giorno da mesi, mi dicevo: quello (Kobe) non si sta riposando, MAI. Non smettere neppure te.” Sono disumani, vacillano spesso e qualche volta ne combinano pure di grosse. Le loro vite possono essere, e spesso lo sono, incomprensibili. Vanno lette, guardate, senza giudicare perchè finito quel libro io mi dissi, pure ad avere il talento di uno di questi, non so se avrei resistito un solo anno, qualunque cifra in gioco.