Fabio Palma

Infinite jest

MARC GIRARDELLI

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“So che e’ strano chiamare team una coppia, ma e’ cosi’. Io da quando ero ragazzino non ho mai conosciuto altra realta’ di squadra. Quindi non so neppure cosa rispondere quando mi chiedono cosa si prova ad allenarsi sempre in solitudine, perche’ quella e’ stata la mia vita. Mi è sempre mancata una don a in questi anni di sport, non avevo tempo per cercarla e per averla”.
Siccome la rigidità di pensiero è sinonimo di coglionaggine, non mi tiro indietro a dire che ci sono dei genitori che hanno fatto bene ad essere genitori nel senso più negativo del termine nel seguire, stimolare, far fruttare, etc etc la carriera sportiva del proprio figlio. O figlia. E se la celebre biografia di Agassi (scritta molto bene e con le prime 50 pagine folgoranti perchè in realtà a scriverla è stato un ottimo scrittore, a ciascuno il suo talento) ha fatto conoscere al mondo uno dei peggior padri non delinquenti del pianeta epperò in sintesi anche fautore di una carriera milionaria e sfolgorante in uno degli sport più ad alta tensione che ci sia (sport serissimo e totalizzante e totale il tennis, dove il ruolo della tensione, così a spanne, mi viene da dire essere secondo soltanto a tuffi e scherma o giù di lì), io dico che l’emblema del genitore Gestapo e che però, (purtroppo) niente da dire ebbe ragione, è uno che si chiama HELMUT (con quel nome, direte voi…) e che di cognome fece e fa, attenzione, GIRARDELLI.

Uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, mica solo sciatore, eh. Uno che in un anno vinse tutte le specialità, che dominò prima in slalom, poi in gigante, poi in superG e discesa, che vinse ovunque, dalla Streif che in pratica è un muro mal disposto dove forse io scenderei in doppia a quei pali stretti dove solo Stennmark, Tomba e HirsCher hanno o avrebbero infilato le curve come lui.
Questo Helmut era uno convinto delle proprie idee, niente da dire. così convinto che uno così’, io dico, è pericolosissimo se si dovesse trovare a capo di una nazione, perchè è inutile che vi citi nometti di tipacci convinti delle proprie idee che hanno devastato paesi e continenti. Helmut, grazie al cielo, aveva semplicemente a pensare a un talento prodigio nello sci, ed evidentemente litigò di brutto e a muso duro con l’allenatore che la federazione austriaca aveva messo sul figlioccio. Ora, io sono un allenatore,ora in arrampicata ed è il terzo sport che alleno, e vi dico che nel passato ho visto genitori che hanno veramente devastato la carriera dei propri figli comportandosi come Helmut. ma per una semplice ragione: che il fatto che un genitore sia ANCHE un eccezionale allenatore è cosa rara quanto la buona morale in un politico attuale (sob, non ho detto impossibile, comunque…). E questo invece accadde intorno al nome Girardelli. Perchè ‘sto padre prese il figlioccio e lo portò via dalla federazione austriaca (che è come dire la Nuova Zelanda nel Rugby o l’Australia nel nuoto o San Antonio nel basket insomma il MEGLIO come organizzazione), lo fece tesserare per il Lussemburgo (che è come dire che porti via Federer dalla Svizzera e lo fai tesserare per Andorra, non so se mi spiego. E intorno ad un fuoriclasse, sapete, ci dovrebbe essere tipo uno staff, una società…) e cominciò ad allenare il figlio sulle piste di tutto il mondo, tutti gli altri con equipe e allenatori e ‘sti due padre e figlio soli e sfigati MA VE LA IMMAGINATE LA SCENA tutto il mondo dello sci era allibito, ma an vedi ‘sti due pazzi, ma guarda come va a rovinare quel talento E INVECE NO!!! e Marc Girardelli vinse, si ruppe, vinse, si ruppe, vinse, si ruppe, perchè solo la nostra Deborah Compagnoni si ruppe in fondo più di lui (e forse la Vonn, in fondo) e per esempio dopo la prima operazione subita ai legamenti del ginocchio sinistro nel 1983 un professore gli disse: ragazzo, hai una disabilità del 15% sull’arto operato, camminerai un pò così. e lo sci? Sci? Pensa a camminare…e poi una cosa dell’altro mondo, a tavola per scacciare una mosca si lussò una spalla e perse una stagione, insomma un vero e proprio SFIGATO DEGLI INFORTUNI (n aeroporto non passa inosservato. Il “metal detector” lo ferma sempre. Non si tratta di un terrorista, ma di un paziente. Un uomo tenuto insieme da borchie e placche di metallo. La sua cartella clinica e’ lunga come una genealogia biblica. Per limitarci alle operazioni, affrontate di solito in primavera – “tenevo duro durante la stagione, e poi mi facevo riaggiustare” ) eppure uno dei più vincenti della storia dello sport e non solo, con il ruvidissimo e scostante Helmut, simpatico come la sabbia nelle mutande, sempre dietro o davanti, odiati in fondo da tutti ma dagli austriaci poi immaginate un pò, e giusto per finire con una precisazione e ricordando che lo sport agonistico è usurante quanto un lavoro DURO, oggi Mark zoppica, ha dolori a dormire e tutto il resto, dice che ha consigliato a tutti i suoi tre figli di fare sport ma NON agonistico per forza, e però è anche ambasciatore di una microchirurgia utile agli invalidi, e insomma io dico che dovevo scrivere prima o poi di uno sciatore, e c’era Stenmark che sta allo sci come Phelps al nuoto, e Tomba che sta allo sci come Iverson al basket (con vittorie, però) e Zurbriggen come Uchimura alla ginnastica e Hirscher come Michael Johnson all’atletica epperò alla fine sono partito da questa famiglia da non copiare, da questa storia che Mio Dio non siate mai Helmut nella vita e però, anche, sappiate che non c’è mai solo un’unica verità soprattutto quandi si tratta della vostra…
Ah, se siete curiosi…
1980 piede sinistro per frattura da stress; 1983 legamento crociato del ginocchio destro, tibia e femore della gamba destra (ridotte con placche e viti) dopo una devastante caduta in discesa a Lake Louise; 1983 prima operazione alla spalla per una lussazione riportata a Furano ’81 in slalom; 1984 operazione per togliere le viti; 1987 seconda operazione alla spalla; 1988 frattura di piu’ costole per una caduta in discesa a Leukerbad; 1989 sutura del quadricipite della gamba destra per una caduta grave, al Sestriere, in superG (e lesioni a milza e fegato); 1991 pulizia tendine rotuleo del ginocchio sinistro; 1993 operazione al crociato anteriore del ginocchio sinistro; 1994 pulizia della rotula del ginocchio sinistro; 1996 operazione col laser agli occhi, a Venezia; 1996, in dicembre pulizia delle rotule delle ginocchia. Potrebbe essere la scheda di un invalido

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