Fabio Palma

Infinite jest

Luigino Airoldi, una lettera

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Un pò di tempo fa Luigino Airoldi, a sinistra nella foto col suo grande amico ROmano Perego, mi scrisse una lettera. Non l’ho mai pubblicata anche se lui mi disse, fallo fallo. Ho deciso di farlo, adesso, perchè la qualcuno (una netta minoranza, as usual) sta cercando di fare revisionismo storico su quello che è successo dal 2010 al 2018, un periodo di totale rinascita dei Ragni da un periodo di buio totale e di grandi difficoltà, anche economiche. Ora Luca Passini ha preso il mio testimone e mi sa che sta facendo pure di più e meglio. D’altronde, al mio discorso di commiato dalla carica di Presidente, fine Marzo 2018, dissi che Luca era il Vicepresidente ideale, così come Serafino Ripamonti il membro ideal dei Ragni (spero che tanti altri ottimi soci, mai egoisti e con sempre la serenità del gruppo in testa, non se la prendano. Ma Sera, che dal gruppo non ha proprio mai potuto ricevere nulla durante i miei anni abitando a Genova, si è sempre dato da fare, da Genova, senza alcuno ritorno personale)

Luigino ha oggi 88 anni, ed è ancora strepitoso

Caro Fabio,
è da un po’ di tempo che volevo scriverti ma non mi veniva l’ispirazione, ora con le idee più chiare ti scrivo queste righe.
Vorrei esprimerti la mia gratitudine per il lavoro che hai svolto, per come hai condotto il gruppo che, secondo me, non è mai andato così bene come ora.
Come tu saprai la mia vita sin da piccolo non è stata semplice perché sono rimasto orfano quando avevo solo sette anni. Ho frequentato la scuola fino alla quinta elementare e a quattordici anni ero già in fabbrica a lavorare. Nonostante le mie disavventure d’infanzia ho trovato la forza e la volontà di seguire la mia passione più grande ovvero la montagna. In questi sessantatre anni di appartenenza al gruppo dei Ragni non ho mai trovato nessuno che mi abbia sostenuto come hai fatto tu.
In questo ultimo periodo ho avuto molta soddisfazione da parte dei giovani, mi hanno reso partecipe invitandomi alle loro proiezioni e chiedendomi consigli tecnici.
Durante la mia carriera alpinistica spero di non aver disonorato il gruppo, nei primi anni cinquanta ho messo gli sci ai piedi vincendo con onore quattro rallye internazionali, fra salite di cime inviolate e vie nuove in tutto il mondo ne ho fatte più di sessanta , il mio nome è stato pubblicato sui giornali di mezzo mondo; con immensa gioia, presso il palazzo dei congressi di Cavalese ho avuto l’opportunità di fare una serata insieme alla pluri medagliata olimpica Manuela Di Centa.
Il rettore di Cambridge, trovano su una rivista andina il resoconto di una mia avventura, mi ha contattato per ulteriori informazioni.
Ho anche avuto l’onore di ricevere molteplici premi tra i quali, nell’ambito del Film Festival di Trento, il rododendro d’oro e il premio Sat; sono stato nominato Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti sportivi; il Famoso alpinista Francese Pierre Mazeaud mi ha proposto quale membro del gruppo GHM, sono socio onorario dell’Artic Exploration, socio onorario delle catene delle Ande, Accademico del Cai, Coni Azzurro d’Italia, istruttore Nazionale di tre categorie, etc
sono stato invitato a parlare delle mie avventure in tutta Italia, anche personaggi quali Roberto Mantovani di Rai 2, Daniele Redaelli e Ermanno Aste mi hanno voluto accanto a loro per raccontare le mie esperienze.
Poche settimane fa sono venuti a casa mia dei giornalisti Olandesi per potermi intervistare, pubblicando un articolo sulla mia carriera alpinistica.
Tutto questo discorso è stato per dirti che il mio unico rammarico con gli ex
presidenti è quello di non essere mai stato invitato per fare né una serata né altro.
Inoltre non hanno mai scritto di me, al contrario di te che hai pubblicato l’articolo insieme a Redaelli e perciò ti ringrazio molto.
Spero che tu non abbandoni il gruppo perché sei una base fondamentale.
Ti auguro il meglio, con grande amicizia e stima

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