Fabio Palma

Infinite jest

LOTTA, in statistica e in arrampicata

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Luchino su Genius

Ad un certo punto di una settimana di apertura di questa via, Dodo era mentalmente esausto. Spiego in breve cosa vuol dire aprire una via di questo genere: è un lavoro. Non pensate a una parete con una via logica, che in qualche ora, a secondo della bravura, tu inizi a salire, passi dove non è mai passato nessuno, e arrivi in cima. No, qui le cose sono completamente diverse. La logica c’è, eccome, ma è come la logica di Touring. Una mazzata. Il partire e arrivare velocemente in alto funziona su granito, dove ci sono le fessure, che a secondo di quanto tu sia bravo effettivamente ti portano in cima più o meno velocemente e più o meno su alte difficoltà etc etc. L’anno scorso due americani ( va beh, Caldwell e Honnold, ma magari chi legge non è del settore) sono passati in manciate di minuti dove il resto del mondo trascorreva giorni, perchè in fessura sono degli Ira di Dio.
Su calcare difficile nessuno va veloce, nessuno. E’ strano, il calcare è molto più variegato e generoso del granito, dove spesso vicino alle fessure non si sale neppure con le ventose, ma quando è difficile…buona notte…ovvio, più sei bravo più comunque fai delle cose belle in minor tempo, ma su questo tipo di vie i migliori al mondo ci hanno messo mesi ad aprire vie, diciamo dieci gg in tre mesi, o anche di più. Lotti, lotti, voli, cadi, ti infortuni, hai strizza, etc etc.
Fatto sta che quella settimana la trascorremmo su 30 metri. per la precisione, cinque pomeriggi per 30 metri. Più precisamente, due dei cinque pomeriggi per sei metri…la mattina intanto scrivevo, Genius appunto, ma Dodo non ce la faceva più. Alle 13 si usciva, un’ora e mezzo al sole, una risalita su corda, e poi la lotta.
Ero così all’università, l’esame di statistica lo diedi in totale sei volte, fra l’altro col mitico Verri. Verri, temutissimo in Analisi I, si presentò in aula quella mattina allo scritto di statistica, invece di un altro. Io, come altri duecento, ero arrivato avendo imparato a memoria una ventina di cose, perchè, scandalosamente, le domande di statistica di quel professore in cattedra erano le stesse da anni…
Beh, appena vedemmo Verri, ci alzammo in tipo 195…uscendo…chiaro, Verri aveva messo delle domande VERE di statistica,
Statistica la passai come volevo dopo sei sessioni, rifiutai anche un 26 che Verri mi disse, Palma è sicuro? Risposi, devo uscire di qua che so la statistica quanto lei.
Pausa.
Scherzo eh. Volevo dire, che la so come si dovrebbe sapere.
Il Verri fece una smorfia che forse, dico forse, era un sorriso.
Alla fine anche questa via ci sorrise, come vedete è un vero e proprio capolavoro della scultura, così come devo dire che la statistica è bella, ma veramente bella. Ascoltavo i telegiornali, e metà delle notizie erano FALSE. Dimostravo matematicamente che erano FALSE. Applicavo intervalli di confidenza, etc etc, e vedevo che ci pigliavano per il culo!!!!!! Purtroppo dopo qualche mese persi la sensibilità, la sapienza diciamo, esattamente come lo scorso Natale su questa via, per il film ho visto i sorci verdissimi. Va da sè, infatti, che le cose complesse sono belle solo quando le capisci, e questo avviene mica sempre, ANZI. Sono momenti effimeri…poi ti devi accontentare delle cose semplici. Penso che tutti noi abbiamo avuto sprazzi di comprensione di cose difficili. Poi ci si deve accontare, per esempio, di vedere delle foto. Se andate nel link, ce ne sono di belle. La speranza è che anche il film esca quanto le foto.
http://ragnilecco.com/genius-monte-ginnircu/

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