Fabio Palma

Infinite jest

LA PENNE DEI PENNUTI

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Una delle cose più saporite della terra è indubbiamente la pelle arrostita dei pennuti, che peraltro io sono vigliacchissimo perchè ne ho ben cinque, due galline e tre anatre, e nonostante un paio di loro siano assolutamente da far fuori, uno per improduttività e l’altro perchè da brutto e sfigato si è trasformato in brutto e assalitore delle altre due dolcissime co-specie, improduttive anche loro al che mentre scrivo mi sovviene che dei miei cinque pennuti uno solo mi dà uova e gli altri quattro vivono alla grandissima alle mie spalle con mangime, libertà di scorazzare e insmma vita da nababbi, dicevo tale pelle è assolutamente una leccornia ma per pseudo regime alimentare da un qualche anno mi sono ripromesso di non mangiarla, avvisi terrorizzanti vari mi hanno convinto che essa abbia una percentuale di grassi superiore al massimo misurabile, insomma per uno sportivo o aspirante tale è una tragedia. Per farla breve, e in qualche modo commuovendomi a ricordi giovanili in cui ne divoravo a ettogrammi, e ancora di più quando da pre-elementari al supermercato di nascosto da mia mamma aprivo le confezioni di polli arrosti divorandone parte dei contenuti, bei tempi quando le telecamere di Un oscuro scrutare non erano ancora prassi-poi un bruttissimo giorno mia madre fu gentilmente informata da direttore supermercato che il più che pargolo che lasciava scorazzare in tal GS di viale fulvio testi aveva lasciato segni di morsi in diverse corsie, e va beh-
dicevo ora la dò ai miei due cani
i quali, sia chiaro, fanno vita da nababbi quanto i pennuti, uno da canile e oramai da 8 anni con noi, l’altro raccolto in un prato e vero disastro da ogni punto di vista che dovrebbe minimo andare in ginocchio da papa Francesco e ringraziare in venti lingue di essere stato trovato da noi perchè credetemi sarebbe da abbandonare davvero, altre che storie
comunque dicevo mi diverto, anzi no lo faccio con lacrimoni, a sparpagliare nel prato i pezzetti di pelle di pennuto arrostito
e succede una cosa come questa, essi, i canidi, partono con muso rasoterra e cercano cercano cercano, e praticamente arrivano alla pelle SOLO con olfatto, non vedono più assolutamente nulla, tipo hanno la prelibatezza a dieci cm ma NON LA VEDONO, diventano totalmente olfatto dipendenti e perdono gli altri sensi
e questa è una cosa che in qualche modo l’ho presa come scusa quando sono concentrato e la moglie e il figlio mi parlano e IO NON MEMORIZZO ANZI NON ASCOLTO PRATICAMENTE NULLA e in generale mi ha fatto venire in mente vari momenti passati che mi erano risultati totalmente incomprensibili, e che ora grazie ai cani capisco
quelli del Cern di Ginevra che erano isolati dal resto del mondo per circa 12 ore al giorno
il campione di tuffi che in meno di un secondo deve fare due milioni di gesti tutti giusti
il musicista di ogni genere musicale ma comunque strafigo che anche davanti a masse incommensurabili di persone esegue cose difficilissime anche se la luce è sbagliata, gli altri steccano, etc etc
e in fondo tutti noi, anche noi non stra-fighi, che quando abbiamo la nostra pelle arrostita da cercare, che potrebbe essere qualunque cosa che ci fa letteramente friggere di voglia,
riusciamo ad estraniarci da casini, disturbi, etc etc
e viviamo i nostri desideri fottendosene dei mediocri invidiosi
dei rumori quotidiani inutili
e soprattutto di quelli che non capiscono, perchè non sono capaci di friggere

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