Fabio Palma

Infinite jest

Iolanda Balas

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1960 forse l’Olimpiade più bella di sempre, forse il punto più alto della storia d’Italia del dopoguerra, e lasciamo perdere che non siamo più in grado di farle, le Olimpiadi, andiamo un attimo nel 1960 perchè in quell’Olimpiade ne accaddero di tutti i colori, tipo Bikila e Alì per dire, ma per l’annosa questione della disparità di sessi non passò a fama immortale una donna che, di fatto, fu altrettanto gigantesca di altri nomi leggendari.
Il nome è Iolanda Balas, ed è rumena, quindi se vogliamo anche meno portata alla leggenda, paese dell’est etc etc. Anche se Nadia Comaneci divenne un vessillo umano, molti anni dopo, ma nel 1960 era molto presto, per una donna rumena, per diventare immortale.
Iolanda non corre non nuota non volteggia non tira pugni, ma in compenso fa una delle cose in cui la nostra specie è meno portata: salta verso l’alto. Non ce n’è, sul salto in alto siamo proprio piuttosto mal portati, lo dicono confronti ccn altre specie, e tanto altro. se sei una donna, poi…un casino. E’ maledettamente difficile, saltare in alto, e prima che un americano geniale inventò un altro stile, che poi prese il suo nome ed è quello che si vede oggi, il fosbury, tutti saltavano con la pancia che guardava in giù, ventrali, insomma. Dire che fosse goffo non rende, di più.
Questa donna magra ma non troppo è alta 185 cm, non male per una donna di allora, e a Roma si presentò già conosciuta, perchè era arrivata quinta nell’Olimpiade precedente.

Beh, la nostra Iolanda si mise lì a studiare, studiare, studiare. Evidentemente, aveva anche un Signor allenatore. E modificò parzialmente quella brutta tecnica di ventrale, arrivando a, ma leggete bene e meditate sulla vita in generale, che come sappiamo anche vincere due volte consecutive è un casino, figuriamoci tre etc etc…
due Olimpiadi consecutive
record del mondo portato da 175 cm a 191cm e battuto soltanto dieci anni dopo grazie all’introduzione del Fosbury
154 gare vinte consecutive.
Ok, il salto in alto femminile non ha la partecipazione di altre discipline, proprio perchè è terribilmente incasinato.
Ma provate ad immaginare la cosa migliore che vi sia mai venuta in vita vostra, che so, pure fare una foto, o cucinare una frittata, ed essere perfetti per 154 volte consecutive…perchè in fondo vincere nello sport è come fare al meglio un compito di matematica, sviluppare un sw, cucinare una torta, mettete in campo qualunque cosa esiga un minimo di tecnica, cioè praticamente tutto, e però immaginate di non essere soli, cioè voi soli a fare la frittata o il sw o la foto, ma in perenne competizione, e di riuscire ad essere per 154 volte consecutive il migliore. alzi la mano chi non volesse neppure partecipare per la cosa più umanissima che ci sia data di avere: la tensione di essere sotto gli occhi di tutti…(incidentalmente, è per questo che prima i forum poi i social, con i nickname, hanno spopolato: un sacco di gente, al riparo di sguardi, confronti diretti,e tc etc, ha potuto dire la sua, generalmente cazzate, senza un giudice che gli dicesse, ma lascia stare…sei ultimo)
A me piace allenare perchè mi pare che si cresca molto, a fare sport, e ogni tanto racconto queste storie ai miei ragazzi, e spiego perchè sia così difficile o impossibile vincere, e poi racconto di queste cose qui, di quegli essere disumani che vincevano sempre o perdevano col botto, perchè così va la vita, se non conosci il meglio, pensi che la mediocrità sia legge di vita, per giunta personale

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