Fabio Palma

Infinite jest

I CASI GERMANIA e NEW YORK

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I CASI GERMANIA e NEW YORK

Dal 9 al 18 Settembre 2001 fui in Olanda in un grande parco e in mezzo un centro di conferenze modernissimo. La Philips aveva selezionato 25 manager da tutto il mondo e io ero l’unico italiano, Ero già tutto orientato alla scalata (facevo al massimo il 7a+ ma per me esisteva solo famiglia, falesie e vie…), ma mi avevano spedito lì, e il tutto, alla Philips, costava veramente un botto. Per oscuri motivi, qualcuno credeva che fossi un carrierista destinato a scalare il Board of management. Fra l’altro, mi avevano promosso due volte e io proprio non avevo insistito, anzi…due anni dopo mi avrebbero dato la targa in argento di Best European Marketing Manager, ma intanto avevo scoperto il Wenden e chissenefregava…
Ci rinchiuse dieci ore al giorno in quella sorta di bunker dorato (si poteva uscire solo la sera, ma non c’erano paesi intorni, e dove andavi, nei boschi?) e ci faceva lezione un noto Guru di marketing americano, avete presente quelli che vendono libri a centinaia di migliaia di copie sul marketing e sul dirigere le aziende, e che fanno soldi a palate con lezioni e conferenze. Ecco, uno così.
Le lezioni, ovviamente in inglese, erano piuttosto difficili, ad esempio ci riunivano in gruppetti che simulavano il Board of Management e ci venivano affidati casi come la Sony, la Nokia, etc etc, senza però che noi sapessimo di che aziende si trattassero, casi veri e storici di grandi successi e roboanti fallimenti, e noi avevamo qualche ora per emettere decisioni etc etc, e ora lo posso dire perchè tanto non è che cambia il mio presente e futuro visto che NON ho voluto fare il manager e il Guru marketing, feci colpo disegnando la linea strategica che due anni prima aveva permesso alla Nokia di sbaragliare la concorrenza diventando la numero 1 fra i produttori di telefonini (nel verbale del nostro gruppetto feci investire l’80% dei ricavi dell’anno precedente in un accordo con il fornitore Hw, la SGS Thompson, per far costruire una fabbrica in Finlandia a fianco della principale fabbrica Nokia, in quel modo ammazzando i tempi della logistica e mettendo insieme i laboratori dell’azienda fornitriice e dell’azienda produttrice, e questo era proprio quelo che aveva fatto due anni prima – ma noi non lo sapevamo – la Nokia, e che appunto le aveva permesso di sbaragliare tutti. (Qualche anno dopo la Nokia si suicidò non capendo l’importanza dello SmartPhone e altre cosucce…)
Io fui un “alunno” molto, molto particolare. Feci un casino incredibile durante le lezioni, un giorno feci scambiare a tutti le magliette, e il Guru chiamò con nomi diversi tre o quattro persone, alla fine andò in confusione, mi disse sorridendo un insulto e quando ci fu l’esame orale, a tu per tu, mi disse che avevo del talento, anzi che insieme ad altri due ero risultato il migliore, ma che ero orrendamente indisciiplinato e che avevo preso insufficiente in Comportamento, un voto importante che, mi disse, sarebbe stata una macchia, Il report di tutti noi sarebbe andato nei piani altissimi e la mia carriera, mi disse, da quella macchia sarebbe stata ostacolata. “Fabio, we had fun with you, but you went beyond some borders” Un manager doveva essere sempre molto serio e incutere paura, intanto però proprio quella settimana ci fu l’11 Settembre e molte di quelle lezioni si sarebbero rivelate inutili, va beh.
Ora, se siete arrivati qui, a mio parere siete curiosamente interessati alle dinamiche di grandi aziende o grandi gruppi, perchè sono partito dallo sport e ci torno solo ora. Ma è così che funziona nello sport, cosa credete. Lo SPORT è l’apice delle dinamiche aziendali, dietro un fuoriclasse o dei fuoriclasse o c’è una società che prende delle decisioni vincenti ( o una FEDERAZIONE intelligente e vincente), o tali Campioni perderanno, trascinati in basso da un Management sbagliato.
Certo non ci deve essere una crisi di talenti, ma nè la Germania nè tanto meno i New York Kkicks, che non essendo una nazione hanno potuto comprare negli anni, avevano questo problema. L’allenatore? I tedeschi uno dei migliori, addirittura in New York presero Phil Jackson, quello dei sei titoli a Chicago con Jordan e poi del dominio Lakers con Shaq e Kobe, che divenne General Manager,, e in panchina Mike D’Antoni, che quest’anno per sfiga con gli Houston non ha fatto fuori i GSW
Dei New Yorl Knick si sa praticamente tutto, e uno dei motivi del loro eterno fallimento è la tolleranza verso le mele marce, a livello di squadra. basta una mela marcia per contaminarsi, male, negli anni. GRANDE PUNTO CHE NON TUTTI CAPISCONO.
Le mele marce vanno buttate via, fatte fuori, isolate.
Punto.
E poi pur avendo una potenza economica al Top, fra i Top players degli ultimi dieci anni puntarono proprio su quello sbagliato (incidentalmente, una mela marcia…), per assecondare i desideri dei tifosi.
I CASI GERMANIA e NEW YORK il terzo e decisivo, del loro fallimento lo riporto alla fine…
Della Germania, per ora, non si sa nulla. Organizzazione perfetta, preparazione perfetta, ottima squadra da almeno prime 8, se non 4. Sospetto che l’allenatore non abbia rinnovato il modo di giocare, perchè avversari mediocri sapevano esattamente come bloccarli, e che ci siano stati errori di formazione profondi, ma non sappiamo se anche il resto della testa del pesce puzzava. Che so, qualche elemento dirigenziale ad accompagnare che aveva messo tensione o leggerezza, cose così. Forse verrà fuori, forse no. Io tenterò di leggere tutto.
Perchè non me ne frega nulla del calcio, ma di come si DIRIGE o si ALLENA nello sport sì. Perchè può capitare che ti capitino dei talenti o dei gruppi prestigiosi da guidare, nella vita, e allora hai la responsabilità di portarli più in alto possibile, di farli divertire vincendo, di soddisfare la fame del loro cuore e della loro anima.
Anche recentemente ho tenuto delle conferenze su “casi”, quel Guru, sapete, non era solo un Guru di fama; era anche maledettamente bravo. Mi insegnò come analizzare un “caso”, a guardare ai particolari, a non tralasciare nulla.
“il falimento di un progetto miliardario può derivare anche da un particolare che appare trascurabile”.
Studiammo casi di ogni genere, e io mi sono abituato negli anni a studiare i casi dello sport perchè quelli delle aziende mi annoiano, sono interessantissimi ma proprio non mi va di suidiare “il caso Parmalat” o il perchè la Samsung o la Lg, dalle retrove dell’elettronica di consumo, hanno massacrato i colossi occidentali che ora non esistono più (e io, in un meeting olandese di alto livello, setnii la frase: “coreani? terzo mondo, non andranno da nessuna parte”. era il 2000).
Chiunque alleni, o sia in una Federazione, o in una società sportiva, dovrebbe essere ancora più in gamba del Manager della Apple o della Marvel.
Perchè in gioco ci sono dei cuori e delle anime di piccoli atleti, e nessun soldo, ma quindi molto di più
Prima sono stato manager di me stesso, aprendo vie, poi di un gruppo, e ora di piccoli atleti. Ogni sera vado a letto chiedendomi, quale particolare hai trascurato? Me ne vengono fuori sempre una decina, divento super ansioso e il successivo allenamento ho quei particolari in testa. E nei Ragni uguale, dormivo ben poco. Sono destinato, a dormire poco.
La cosa curiosa è che allora dormivo come un sasso e svegliarmi per andare al lavoro non era semplicissimo. La mia insonnia mattutina è iniziata nel 2005…quando sono eruttati i tumulti nel cuore…questo il Guru non lo aggiunse e ce lo metto io: Se una cosa non ti prende e la fai per pure e mere questioni economiche-politiche, sarai uno dei motivi del fallimento. E questo è stato il secondo, gigantesco motivo del fallimento dei New York Knicks, nonostante soldi e talenti. A Phil Jackson, che con i Chicago Bulls e i Lakers VIVEVA di basket, dello sport non gliene fregava veramente più nulla, era andato a New York per soldi e mire personali di carriera.

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