E’ la storia di una parabola.
anche il cervello decade, ce ne accorgiamo tutti, ma mai quanto flessibilità e forza e destrezza. Voglio dire, sono i muscoli che fanno più fatica a resistere al tempo piuttosto che le sinapsi. Certo, ci sono pugili che a oltre i 40 anni hanno un cardio e una forza che dimostrano cosa significhi allenarsi bene, ci sono cestisti NBA che A 40 anni hanno superato i 20 punti a partita, però lo sappiamo che quegli stessi a 30, 25 e 20 erano un’altra cosa.
Ma non vi voglio parlare di declino fisico di sportivi, ma di normale corso delle cose di un cantante. Una storia che mi è parsa interessante. Come, parli di muscoli e passiamo alla voce? Beh, la connessione c’è…
Inizi anni ’80, il ragazzo ha la forza economica di prendere lezioni di canto da un Maestro vero e rinomato, uno molto noto nell’ambiente classico e lirico. Molti anni dopo, avrebbe anche insegnato a Chris Cornell, e nello stesso periodo ha per le mani Ann Wilson, che sarebbe diventata nota come cantante degli hearth.
Il maestro è sorpreso dal telento del ragazzo e gli chiede, cosa vuoi fare da grande, Broadway e i teatri di tutto il mondo per te sono molto probabili. Il ragazzo gli dice che gli piace il rock, fa sentire al maestro l’Hard Rock, Jesus Christ superstar interpretato da Ian Gillan, e gli dice, voglio fare cose così, ma anche più classiche, vorrei fondere la classica con il metal lo hanno fatto con gli strumenti, lo voglio fare con la voce.
Il maestro non è Vecchio dentro, anzi, è un curioso e sa, per esempio, che nella storia del canto uno come Gillan ha inventato qualcosa che poi persino nella lirica hanno seguito. Sa che nelle cose del mondo non c’è una singola verità d’espressione, ma tante pennellate di genio che possono arrivare da ogni parte. Insegna al ragazzo cose inaudite, mentre la sera, e siamo a Seattle, molti molti anni prima dell’arrivo di Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden, il ragazzo prova delle cose con amici che annoverano un futuro pilota d’aerei, persona tranquilla e geniale, ottimo compositore, che si chiama Chris e studia seriamente la chitarra.
E’ il 1983 ed esce un disco e da qui comincerò a parlare del declino inevitabile che accompagna la vita di un uomo. Ma la cosa strana, il paradosso, è che Geoff Tate e i Queensryche sarebbero diventati multiplatino, con tanto di MTV unplugged etc etc, 7 anni dopo. 4 anni dopo che Tate aveva iniziato l’inevitabile parabola discendente. Il disco è un disco di Hard Rock, ma strano, terribilmente strano. Diverso da qualunque cosa mai sentita prima. Qualcuno parla di Pinkfloyd, in fondo The Wall è un disco Hard Rock. Ma qui c’è un cantante che recita e canta allo stesso tempo.
E voi mi direte, ma che ne sai tu di questa storia…la sappiamo, questa e altre, grazie a youtube, che sarebbe arrivato nel 2005. Youtube, sapete, sta rivoluzionando la conoscenza storica di un sacco di cose, in un sacco di campi, perchè la gente pubblica video perfino di inizio 900, spezzoni di film, cose che nessuno conosceva, e perfino certi fatti storici da libri universitari stanno avendo una parziale ricostruzione. Ma qui siamo in un argine più piccolo, e mi limito a dire che il video che qui vi posto mostra Tate che canta un pezzo che si chiama Take Hold the flame, non uno dei pezzi più complessi dei Queensryche, anzi a dir la verità non fra i primi venti pezzi più complessi, ma interessante perchè nei primi 2′ Tate copre due ottave di estensione (lui ne ha 4, anzi ne aveva), e poi sostiene tutto il pezzo, tranquillamente, fino alla fine, e dal disco The Warning ci sono altri due pezzi, Road to madness e Sanctuary (questi sì complessi), peraltro lunghi ed esigenti, che tranquillamente Tate recitava ogni sera, senza nessun problema, ma i bootleg che giravano, anche nelle radio, stavano nel frattempo stupendo il mondo rock. Ma chi cazzo è ‘sto qui che live fa queste cose??
Take Hold the Flame, dal vivo, sarà cantata così fino al 1987, anno in cui esce Rage for Order, per espertissimi il disco con il cantato più difficile della storia della musica Rock. Un disco che qualunque cantante di qualunque genere considerebbe ESAGERATO. Neue regel e London, per chi ha fretta, sono due pezzi singoli…Eseguito dal vivo, per tutto il 1987, è roba INCREDIBILE.
Nel 1988 i Queensryche pubblicano un capolavoro dela musica moderna, Operation Mindcrime, una roba perfetta da tutti i punti di vista e vocalmente, ed è ovvio, terrificante, che osarono riprodurre live interamente per centinaia di sere in un anno…era troppo.
Il successo vero, quello da milionari in dollari? Eccolo…Nel 1990 esce EMPIRE, altro capolavoro, un singolo diventa nr. 1 in USA e il disco nei primi 10. Tate viene numerato best singer del mondo, canta davanti al Presidente Silent Lucidity, MA non è più lo stesso. oltre 300 live in un anno, dove canta tutto Empire e tutto Operation Mindcrime e naturalmente anche Take Hold the flame, in omaggio agli inizi, sono TROPPO anche per lui…
Se ne accorge…
Comincia a fumare, dalla tensione e pressione; sono delle stars e l’influenza su cantanti anche Pop è enorme. Tutti studiano Tate… I concerti sono assurdi, nessuno ha mai cantato per oltre due ore live così, NESSUNO. Nessun cantante aveva mai osato tanto, e pochissimi si accorgono che su certi pezzi non è quello del 1983 e neppure quello del 1988, che già, da 0 a 10, era 9,5…lo si scopre pochissimo tempo fa, grazie a youtube…vengono fuori performances come questa…
Nel 1991 suonano live per MTV, unplugged, il successo è enorme. Poi i Queensryche si convincono a riposare, e sarà per 3 anni. Torneranno nel 1994, con un altro grande disco, The Promised land, molto Pinkfloyd, ma Tate ora è sull’8…forse è ancora il migliore al mondo, tecnicamente parlando, ma è un migliore che non è il SUO migliore, capite? L’ultimo capolavoro, assoluto, è un brano che compare in un film, Real World. Cercatelo, è una gemma…piacerà a chiunque. Incredibilmente, fu solo lato B di un singolo…
Il declino poi sarà piuttosto rapido, Tate rimane un cantante superbo nei bassi ma negli acuti non ci proverà neppure…e tantomeno a cantare allo stesso modo le cose del 1983 e del 1988. Sui forum un Maestro americano ha scritto che non c’è cantante nella storia della musica moderna, lirica compresa, che sarebbe capace di sostenere lo stesso concerto che Tate era capace di recitare nei suoi primi 6 anni. Era semplicemente troppo per delle corde vocali, anche allenate. Qualunque altro cantante avrebbe approfittato di pezzi più morbidi, di pause strumentali…Tate no, Tate per due ore era al massimo, e il suo massimo era il massimo al mondo.
Forse il vecchio Maestro gli avrebbe dovuto anche insegnare la PARSIMONIA, che poi vuol dire saper alternare anche nello stesso pezzo momenti estremi con momenti più calmi, non tentare certe scalette impossibili, proprio come un grande atleta che SA che non si può essere sempre al proprio picco. Tate ce la fece, per quasi cinque anni. Di tutti i miei idoli, soltanto Phelps è riuscito ad essere al Top, di se stesso e del mondo, per più di cinque anni consecutivi.
Il 3 Aprile andrò a vederlo, a Trezzo. Non è più seguito da folle oceaniche, la sua voce è sempre splendida ma ancorata ad un range ristretto, quasi che una strettoia si fosse incuneata in un”autostrada a corsie di quelle americane. Lo andrò a sentire come andrei a vedere Phelps nuotare a 50 anni ( ma forse io non ci sarò più), o andrei a vedere Tomba sciare oggigiorno. Perchè certi talenti hanno scritto la storia di tutti noi. Take Hold the flame, appunto…
E se siete COSI’ curiosi, ecco una lista di grandi esecuzioni di Geoff Tate
Road to Madness
Neue Regel
London
The Killing Words
The Mission
Eyes of a stranger
Anybody listening?
Jet city woman
Someone else
Real World
GEOFF TATE
Febbraio 28, 2018 | 0 commenti