Fabio Palma

Infinite jest

CLOUDS 8K : perchè, e percome

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Qualcuno ha chiesto: ma perchè Yuri lavora così tanto su cose, come questo 8k, che sono talmente avanti che non possono portargli neppure guadagno? Perchè non si rilassa come fanno quelli normali?
Mah, magari ha preso un pò da me, inconsapevolmente. Dovendo scrivere un mio motto, esso potrebbe essere il seguente:
Il minimo indispensabile per guadagnarsi da vivere, e il massimo indispensabile per sondare le cose che mi interessano o piacciono. Tipo una tonnellata di ore dietro a due libri di Pynchon per fare una sorta di analisi del testo, dello stile e dei contenuti, pubblicata poi parzialmente e letta penso al massimo da cento persone, o scrivere in altre tonnellate di ore un romanzo che non ho neppure mandato in giro per farlo pubblicare.
Premesso questo, è normale che Yuri stia “perdendo tempo” dietro a delle cose molto, molto difficili, e forse un pò fini a se stesse.
Forse, però.
Vediamo perchè.
L’8k, detto in soldoni, prevede una risoluzione di circa 16 volte il full HD. Una risoluzione tale da renderlo, fuori dal Giappone ( dove vogliono trasmettere in quello standard le Olimpiadi del 2020!! ), assolutamente utopistico nella trasmissione da parte delle TV (in Italia, poi, siamo ancora ad una manciata di canali in HD, neppure in Full HD…), e piuttosto futuristico anche nella trasmissione in streaming, dico in paesi evoluti, poichè l’Italia, da questo punto di vista, è alla preistoria e temo che non riuscirà mai a recuperare il tempo perduto.
Però, come tutte le cose in cui si spinge sull’acceleratore, il suo studio, le sue applicazioni, trascinano al ribasso i costi di tutto ciò che gli ruota intorno e che può servire ai comuni mortali.
La tecnologia, mi pare, è l’unica mondo di valore a disposizione di tutti, o quasi; se pensiamo che una casa molto bella, un’auto di valore, un quadro di valore, sono per pochi o pochissimi, la tecnologia è sempre più alla portata di tutti, soprattutta quella che ruota intorno all’elettronica.
Attualmente, cosa significa 8k?
Provo ad essere semplice, ok?
Mentre la definizione della 4K (i monitor 4k stanno già sostituendo nei notebook e desktop quelli a full HD, tre anni e la sostituzione sarà totale. Lo stesso per le TV) è paragonabile a quella dell’occhio umano (da cui il nome di “Retina” imposto da Apple), la definizione dell’8K, quattro volte maggiore dell’HD, è superiore a quella dell’occhio umano, cioè non possiamo distinguere i pixel delle immagini 8K.
NON POSSIAMO DISTINGUERE I PIXEL!! sapete, quei quadratini che perfino in un film in blu-ray, avvicinandosi, si notano, rendendo i dettagli fastidiosi.
I pixel, l’incubo dei fotografi. La rovina della realtà, del dettaglio, del bello.
Nel 2014, ad una fiera a Las Vegas, fu presentato una TV 8k enorme, 98″, e il commento più famoso fu:
è come guardare da un portale verso un altro mondo.
Questa frase a me è piaciuta un sacco.
Piccola divagazione di basso livello filosofico
Io penso che abbiamo bisogno, di un altro mondo; e che la tecnologia sia l’unica possibile salvezza allo scavo delle differenze sociali. Essendo a basso costo, si sta diffondendo, a macchia d’olio, anche nei paesi più poveri. Certo, più del cibo, più delle condizioni accettabili di vita, ma porta in giro ciò che è il mondo, grazie ad Internet. La tecnologia è il portale di Internet, e Internet scuote le masse, e rende incresciose le differenze.

Fine della divagazione
Tornando a questo benedetto 8k, esso apre la porta alla conoscenza dell’arte.
Già…provate a vedere in 4k i documentari su Youtube, ce ne sono già parecchi: beh, accendono il cuore. Immaginate nei musei, nei teatri, anche nelle strade, grandi schermi e proiezioni in 8k delle cose BELLE; non potranno che aiutare nell’accensione delle emozioni. Non sarà il volto di una modella a stupire di più, ma la vera bellezza del mondo, quella che spesso depauperiamo.
Ecco perchè questi studi mi piacciono, e ci sto dedicando ore e ore; e perchè iniziai coi Ragni ad insistere e lavorare per produrre video e film di qualità superiore rispetto al passato: sono convinto che la qualità dell’immagine, ASSOCIATA AL GUSTO NELLA RAPPRESENTAZIONE, aiutino la diffusione del bello, ed ostacolino il prevalere del brutto. E’ sempre stato così, sapete? Un artista ESIGE che il suo lavoro venga mostrato nella sua massima magnificenza, un musicista inorridisce di fronte al MP3, un regista chiede la massima qualità di girato e proiezione ( se è un regista VERO!!!!), e così via.
La ricerca del bello, lo studio sul e dentro il bello, è parente della ricerca del mistero. Avevo 25 anni quando lavorai al CERN di Ginevra, erano praticamente tutti più intelligenti di me, e studiavano i loro misteri mai meno di 12 ore al giorno. C’era da chiedersi perchè lo facessero, ma io dico perchè, semplicemente, avevano un rumore nel cuore. Quel rumore che ti rende ansioso di andare a fondo in certe cose. Cose difficili, certo.
Cose per cui NON vale la pena di sbattersi, secondo alcuni, e che secondo me sono il motore del bello che ci circonda.
Il fatto che poi Yuri stia ottenendo questi video con mezzi molto limitati, inventandosi delle tecniche, beh, questo ovviamente mi rende orgoglioso (e stupito); ma questa è un’altra storia, personale, è normale che si sia contenti dei risultati di un figlio o di una figlia, in qualunque campo.
E se siete arrivati fino a qui, penso che abbiate ancora 49″

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