Da più parti ho scritto la frase Cento pesci non fanno un uomo.
E’ uno statement a cui sono affezionato.
Quarta liceo, un giorno ero stato interrogato in storia, votone, per cui il giorno dopo, a filosofia, ero a zero aggiornamento didattico. Sempre stato così, a scuola. Studiavo cercando di azzeccare le date, e in cinque anni di liceo ho fallito 3, dico tre, volte. Un impreparato in inglese, e le altre due volte tutto sommato salvato la baracca.
Dunque mi becca in filosofia, c’era un gran rapporto e le interrogazioni di filosofia erano uno spasso, a volte ce la facevamo sotto dalle risate. Fatto sta che mi becca, e mi chiede, a sorpresa (stava interrogando un altro e io me la stavo ghignando di pancia), una cosa un pò tosta. Forse Kant? Boh.
comunque io smetto di ridere e, serissimo, ma proprio serissimo, senza alcuna esitazione, rispondo una roba che suonava così: tutta l’architettura del pensiero di xxxxx si può riassumere nella storica frase Cento pesci non fanno un uomo, che divenne insieme manifesto di pensiero filosofico e sociale del periodo.
Ricordo distintamente ganzo che si gira dal banco davanti a me e mi guarda, dicendo, questa è grossa eh, praticamente fu l’unico che in un millisecondo capì tutto, gelfi, che non lasciava nulla al caso, spiazzato dalla mia sicurezza che si ruota a 90 e mi guarda, e professor Meroni che si blocca, seduta un pò accasciata, fissandomi tipo Marchionne a Raikkonen quando non è partito.
Silenzio di tipo cinque secondi. Classe silente che tenta di afferrare ripassi, studi, etc etc. Io, una sfinge. Gelfi, colui che tutto sapeva e poteva, circa al terzo secondo aveva capito (penso mentalmente in quei 3 secondi avesse fatto recap da Senofonte a Hegel), ma si era sfilato dietro nuca anteriore per ridere. Tutto era ovattato, ermetico, e fra l’altro dopo quell’uscita avevo il cervello più vuoto di quello del trota, avevo dato tutto, con quella frase lì.
Dopo quei secondi Meroni, senza lasciare la seduta scomposta, fa
Che cazzo stai dicendo
E sorride appena.
Va beh, me l’ero giocata senza chances, però fu un momento epico, anche perchè per qualche minuto raccontai pure che l’avevo letto in biblioteca, costruii un castello di congetture intorno, etc etc. Con recuperi di conoscenza da italiano, storia, interrogazione del mese prima…ero un asso, a improvvisare. Ora me la cavo bene sulle cose facili, ma allora potevo parlarti della condizione femminile in Austria (altra mia uscita epica, terza media, da me completamente inventata e che tenne banco per venti minuti di interrogazione in cui inventai totalmente una situazione sociale) per un’intera giornata, confondendo gli avversari, ovvero i prof. D’altronde Ganzo stesso prese 8 attingendo da un articolo di playboy…cioè, alla fine sotto i 25 hai il cervello più sveglio, niente da dire.
Comunque incredibilmente racimolo un 7 alla fine, lo ricordo bene, con chiosa di Meroni, non finisce qui.
pochi secondi fa mi arriva messaggio in inglese su google plus:
“Cento pesci non fanno un uomo” is only half of the truth
The second half is (“but hundret men can not swim like one fish”)
grande Rainer Lampatzer, amico virtuale, per aver concluso un dibattito filosofico rimasto aperto per decenni
CENTO PESCI NON FANNO UN UOMO
Novembre 10, 2015 | 0 commenti