Fabio Palma

Infinite jest

BEYOND THE LIMITS

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Non c’è uno sport facile, non ce n’è. Oddio, qualcuno è MOLTO più difficile di altri, eh. La pallavolo, per esempio, è un vero casino, fra l’altro taglia alla base molte velleità di protagonismo perchè hai un solo tocco. Ma così ad occhio immagino che il salto con l’asta sia qualcosa al di là della perseveranza, come diavolo si fa, anzitutto, a piegarla, quella roba? Non parliamo di correrci insieme, e poi decidere ad un certo punto di partire verso l’alto…mah…mi son sempre chiesto come si fa ad apprenderla, una cosa simile.
La corsa è anche molto difficile, ma sui dettagli, proprio come il nuoto. Se ti metti a correre, ce la fai. Poi farlo bene, altra storia. Poi ci sono quelle dure, e quelle meno dure. E di una cosa sono sicuro al cento per cento, la corsa in montagna è dura. E di un’altra cosa sono certissimo, quelli che la amano hanno per essa una passione viscerale.
Così quando lo scorso Settembre eravamo alla Zacup Skyrace del Grignone a filmare qualcosa, Yuri fu subito colpito dai volti. Per uno che fa nuoto, la fatica non è ignota. Ma la questione dei volti a nuoto sfugge, per ovvie ragioni, guardi e ragioni su mille cose tranne che sul volto, tuo e degli altri. Invece tutte le corse hanno le smorfie come indice di te stesso e dei tuoi avversari, al solito mi viene da mettere la boxe al primo posto di questa speciale classifica dell’importanza del volto, ma la corsa, insomma, è ben messa. Nella corsa in montagna, poi, il sospetto che l’avversario sia più che altro la pendenza e te stesso, e soltanto diversi pensieri dopo venga quello che ti sta davanti o dietro, beh, questa è un’altra constatazione che ci venne.
Qua e là leggemmo e ci dissero come questa fosse una delle corse più belle e dure dell’arco alpino, sulla bellezza ho pochi dubbi, beneficia di un percorso che…beh, vengono da tutto il mondo per vedere un panorama così, vuoi mettere correrci dentro? Comunque questo è il trailer, o promo, che Yuri ha realizzato col poco che riprese l’anno scorso, e con quanto del percorso è stato ripreso nelle scorse settimane. Si voleva esaltare bellezza e fatica, insomma.

La musica…particolare, con due stacchi che Yuri ha anche parzialmente modificato. Non è una musica per tutti, mi ha detto, perchè i due cambi melodici possono spiazzare coloro a cui piacciono le cose molto semplici e lineari. Ma lui (Alberto Zaccagni, tuttofare di questa magnifica corsa, n.d.r.), si vede che è una persona a cui piacciono le cose difficili e complesse.

La serenità e lo stupore e la frenesia del respiro, come combinare immagini con un montaggio e una musica efficaci?

Ecco qui

 

 

 

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