Il Festival Finisterra-Aarrabida si tiene a Aarrabida, Portogallo, località famosa per film che fanno parte della storia del cinema. Quattro anni fa ebbero l’idea di un festival dedicato all’arte e al cine-turismo, in collaborazione con il Politecnico di Lisbona, dove ci sono ricercatori all’avanguardia nello sviluppo di sw di tecniche di montaggio all’avanguardia.
Il festival ebbe subito un successo clamoroso ( e l’Italia, con un documentario prodotto a Vicenza, ebbe ben sette premi), e l’anno scorso, alla terza edizione, ha visto mostrare i video più innovativi prodotti in un anno dove sia la tecnologia HW che il SW che la sperimentazione intellettuale hanno permesso di fare passi avanti incredibili nella visione per video di un territorio. Le tecniche di Hyperlapse, Layerlapse, timelapse paralleli, post-produzione su riprese in 4k, generano dei video impensabili soltanto cinque anni fa e che hanno stupito anche il cinema, che comincia ad usarle nei film più recenti.
Per tutto questo è un onore e una sorpresa che i video sul lago prodotti dal distretto Centrolario, che racchiude i comuni di Varenna, Bellagio, Tremezzina e Menaggio, nonché i video Leccomountains ep.2, Emotions, e REEL 2014 (è stato quest’ultimo, in verità, ad essere scoperto per primo, e quindi a trascinare all’invito tutti gli altri), siano stati invitati alla rassegna, dove la qualità è al top mondiale e saranno mostrati video delle più belle località, urbanizzate o no, del pianeta. Video spesso prodotti con budget enormi, migliaia di ore dedicate e istituzioni nazionali in appoggio, o privati particolarmente sensibili alla promozione di un territorio, che rendono ancora più sorprendente l’invito dei video nostrani.
Ci sono molti modi di promuovere un territorio attraverso un video o un film. Certamente avere la fortuna di far parte della sceneggiatura di un film di Lucas ( Villa Balbianello ) o di Sergio Leone ( Bellagio ) o con James Bond ( Menaggio ) non ha, al momento, paragoni, a meno che non si stia parlando di un video web a diffusione talmente virale da superare le parecchie centinaia di migliaia di visioni, cosa in realtà già successa (anzi, si parla di milioni di visualizzazioni) per alcuni video degli ultimi due anni.
Questo, naturalmente, è lo scopo dei video sulle montagne di Lecco e sul Lago di como realizzati in vista di Expo: diventare virali, essere utilizzati e riutilizzati anche a propria insaputa (anzi, meglio), ed essere possibilimente visti all’estero. Con, quindi, specifiche molto chiare in termini di durata (un video sopra i due minuti viene spento nel 90% dei casi, se non ha un protagonista), montaggio (il più possibile serrato, come fosse un videoclip musicale o pubblicitario), color correction e formato (il 70% degli americani, per esempio, vede i video su smartphone, non su computer.)
Queste specifiche rendono di fatto più impegnativa la sceneggiatura e il montaggio di un video, sono necessarie ore di riprese anche solo per due o tre secondi, e in generale ho notato che si va da una a due ore di lavoro per secondo di video, con punte anche di tre ore al secondo, dalla ripresa alla pubblicazione. Calcolo per difetto se si vogliono cose ancora più complicate, come il layerlapse, dove le ore per secondo risultano quasi imbarazzanti, a fronte però di un risultato finale assolutamente pazzesco.
Attualmente lo studio e l’analisi, e soprattutto la sperimentazione, di questo know how e tecnologie, è portato avanti da Yuri Palma, Riccardo Mojana, Francesco Torquati Gritti, ma altri giovani si stanno interessando (come Cesare Castelnovo) e le possibilità che il nostro territorio offre per altri video di livello mondiale sono molte alte, grazie all’unicità della combinazione guglie-lago, e alla morfologia del lago di Como, assolutamente caratteristica, che garantisce piani di ripresa sensazionali.
Nel Reel 2014, per esempio, una ripresa proprio di Cesare Castelnuovo, poi post-prodotta da Yuri Palma per esaltarne le caratteristiche, ha suscitato enorme curiosità per come era stata fatta: era stata effettuata in quei tre giorni consecutivi di nebbia a Lecco, con la pianura padana sullo sfondo. Le tecniche di ripresa e di montaggio mostrano quello stupore che provammo un po’ tutti quando assistemmo allo spettacolo, sembrava di essere in un film di fantascienza. Beh, il risultato è esattamente quello che videro i nostri occhi, rappresentato alla perfezione. ( 2’39” di https://www.youtube.com/watch?v=guJJvjmNeCM)
Le idee in ballo sono molte, anche piuttosto rivoluzionarie, altre sono in studio anche dai Maestri del genere. Una recente pubblicità della Nike, per esempio, proprio realizzata da uno dei Top al mondo nei video sul territorio, pubblicità che ha lasciato interdette le aziende rivali per l’utilizzo di queste tecniche, fa pensare che parecchi, nel mondo, si getteranno a tonnellate di ore in questa fantastica sfida, riprendere quello che ci circonda con delle tecniche di ripresa che ce lo mostreranno come se qualche occhio assoluto a mille focali e mille orologi interni fosse lì ad assistere.
VARENNA
https://www.youtube.com/watch?v=z4DXlSX02qc
LECCOMOUNTAINS ep. 2, EMOTIONS
https://www.youtube.com/watch?v=KVLB_Kl6Thc