Si, mi è particolarmente simpatico. Uno che la settimana dopo aver vinto tre medaglie d’oro con un record mondiale fantascientifico sta con 100 ragazzini e ragazzine a insegnare le sue cose, per giorni, ha qualcosa in più.
Lo ha fatto per sponsor e immagine?
Echisenefrega…lo ha fatto.
Tipo 7 anni fa lo presero da parte, pischello casinista e col sorriso sempre a manica larga, e gli dissero, tiva di fare pesi seriamente?
Dovete sapere che fare pesi seriamente per uno sportivo che non pratichi sollevamento pesi olimpico o power lifting non è una cosa semplice. Perché fare pesi seriamente significa stancarsi con una concentrazione che ti svuota. E per esempio per un nuotatore (ma potete metterci anche ginnasta o arrampicatore o sciatore etc etc) comporta aggiungere due ore al giorno strafaticose ad allenamenti già molto duri.
Non è per tutti.
Ma Adam Peaty sorrideva sempre e il buon umore è alla base di una richiesta simile.
Disse si e con un preparatore DAVVERO preparato ( 1 su 100 ad essere ottimisti) partirono con un’analisi strutturale e un piano di lavoro sofisticato e pignolo.
Adam Peaty era bravo, una promessa.
È diventato, da 5 anni, uno che gareggia da solo.
Mancando aleatorieta’ nel suo sport e se vogliamo anche fortuna, su di lui non accettano scommesse. Può partire un secondo dopo sui 100 rana e mezzo secondo dopo sui 50 ( sono distacchi tipo partire dopo un secondo in slalom speciale…) e comunque vince matematicamente. Nella storia del nuoto, non era MAI successo. Con nessuno. Anche Phelps doveva battere fuoriclasse, anche Thorpe e così via.
Lui è vincente al 100 per cento.
La domanda é: ma perché anche gli altri e in altri sport non fanno così?
Semplice. Non tutti, anche fra i Campioni, sono predisposti al sacrificio totale. Peaty in un’intervista dice “ogni giorno voglio battermi e lavoro al massimo e mi diverto un mondo. “. Mangia 7500 Kcal al giorno e non ne avanza una.
E ride sempre.
E si ferma con i bambini a parlare per strada.
Adoro Adam Peaty e non solo perché è uno dei più grandi sportivi di questo millennio e quindi di sempre. Lo adoro perché ha un atteggiamento sereno verso la fatica ed è consapevole di essere un uomo fortunato che non ha alcun motivo di non sorridere. Si alza presto e sorride, alza pesi enormi e sorride, percorre km a nuoto ogni giorno e sorride, lo fermano per strada mentre fa le sue cose e sorride. Caleb Dressel, l’altro alieno contemporaneo del nuoto, è identico a lui e si allena secondo le stesse moderne metodologie.
E vedete, loro due sono la risposta al doping, sapete? Perché non avete idea di quanto si possa migliorare in maniera onesta e pulita. A prezzo di una fatica indicibile. Thornton e Scott, altri due campioni, non sono saliti sul podio ( secondi in due gare diverse) perché primo era Sun, il cinese non squalificato a vita. Un segnale dirompente, la ribellione di quelli che si fanno il culo senza scorciatoie.
Va da sé che io ci vedo una lezione globale: le scorciatoie nella vita sono in ogni insieme. Dal copiare a scuola al Non pagare le tasse a, in generale, fregartene del prossimo. Se te ne freghi del prossimo, tendi a fregarlo. Come? Con scorciatoie.
Se invece sei uno che vuole vincere le difficoltà, ti impegni allo spasimo.
Allo spasimo.
Ogni giorno al 100 per cento