Fabio Palma

Infinite jest

A fianco di, estratto di Condèmoni

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Stava pensando, Dingo, al fatto che tutta la sua vita era stata a fianco di, non davanti a. Per dir la verità, neppure dietro a. Lì, in quel tunnel, le gote scottavano di una paura fredda, ogni metro che avanzava brillava di tensione superficiale. Quando era saltato dalla pubertà all’adolescenza? Non se lo ricordava bene, accadde, e adesso avrebbe proprio voluto stabilire una data. Ad un certo punto il numero di scarpe aveva sorpassato quello di papà, ed era l’unico momento che ricordava di suo padre! Che gli diceva, oggi puoi mettere le mie. Il volto in quel periodo era diventato zeppo di colline rosse, come abbrustolite, con le bandiere bianche piantate in cima, un inno all’età nuova, ma anche quella della mamma sembrava un’età diversa, da quando le sue gambe si erano fatte così grossolane…Proseguì. Punk aveva un odore tutto suo, ma c’era troppo umido per distinguerlo. Se avesse parlato, avrebbe udito la sua voce cupa, da allora mai più allegra, da quei giorni in cui i giochi allegri erano diventati ingombro e buoni solo a riempire scatolame di cartone, le compagne di classe improvvisamente grandi e ridisegnate su un modello di paglia, gonfio e dorato.

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